Tesla: 2021 da record, nonostante la crisi

Tesla archivia il 2021 con un nuovo primato storico in termini di valori registrati a bilancio, nonostante la crisi degli approvvigionamenti.

Per il secondo anno consecutivo Tesla archivia il bilancio in positivo e con valori finanziari in sensibile crescita grazie ai primati commerciali, malgrado le parecchie criticità circa gli approvvigionamenti. Difatti, il picco storico di consegne, aumentate dell’87,4 per cento a 936.172 unità, ha condotto i ricavi a sfiorare i 50 miliardi di dollari e la redditività addirittura a mettere la freccia su alcune Case automobilistiche tradizionali. Segno che la società fondata e diretta da Elon Musk è stata in grado di superare le tante avversità incontrate lungo il 2021 dal comparto dei motori.

Il responso del 2021

Nello specifico, il fatturato del core business di Tesla ha registrato un più 73 per cento, un tasso inferiore a quello delle consegne per effetto del peggior mix di prezzo associato al peso sempre più preponderante della Model 3 sui volumi di vendita in confronto alle ben più care Model S e X. Diversamente, è calato l’apporto dei contributi ambientali, che in passato ha sostenuto il conto economico: nel 2021 sono scesi del per cento a 1,465 miliardi. Grazie all’inclusione dell’attività nell’ambito dell’energia fotovoltaica, i ricavi totali ammontano a 53,8 miliardi (più 71 per cento), mentre l’incremento dei costi operativi (più 53 per cento) non ha influito sulla redditività: il margine lordo è salito dal 21 al 25,3 per cento e il margine Ebitda dal 18,4 al 21,6 per cento.

L’utile operativo ha dunque avuto un’impennata del 227 per cento fino a 6,52 miliardi, per un’incidenza sul fatturato in miglioramento dal 6,3 al 12,1 per cento, mentre l’utile netto, grazie a un balzo del 211 per cento, si è attestato su 7,64 miliardi. Inoltre, la compagnia ha generato cassa per una cifra di poco maggiore ai 5 miliardi di dollari, l’80 per cento in più rispetto al 2020, nonostante gli investimenti di 6,5 miliardi per sostenere, tra le altre cose, l’espansione della rete produttiva tra la Germania e il Texas.