Benzina: prezzo medio sfiora 1,85 euro al litro

La benzina verde ha subito l’ennesimo rincaro e le associazioni di categoria reclamano a gran voce un intervento del Governo.

Stando ai calcoli del Mite, la benzina verde subito l’ennesimo rincaro negli ultimi sette giorni, raggiungendo un prezzo medio di 1,849 euro al litro, mentre il diesel è mediamente proposto a 1,722 euro al litro.

Non smettono di fermarsi i rincari, dopo le notizie poco incoraggianti giunte nel recente passato. In base alle stime delle associazioni dei consumatori gli aumenti sono stati di oltre 6,5 euro il prezzo del pieno da inizio annuo, conducendo, di questo passo, la spesa maggiore per il 2022 a 400 euro circa. Sulla base delle rilevazioni appena diffuse, gli enti della categoria tornano a farsi sentire. Reclamano a gran voce l’intervento delle istituzioni governative, per far fronte sempre più a tariffe insostenibili.

Gli appelli al Governo

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, invita l’esecutivo a dare una mano, in quanto, così facendo, a pagarne le conseguenze sarà tutto il sistema. “Il Governo non può più rimanere a guardare – spiega -, e serve intervenire con urgenza perché la corsa dei listini di benzina e gasolio sta determinando effetti pesanti sui prezzi al dettaglio, con un danno per l’intera economia”.

Per il numero uno di Assoutenti, Fabio Truzzi, la situazione rischia di andare a colpire anche le casse dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione: Una emergenza che impoverisce i consumatori ma arricchisce le casse dello Stato, che grazie agli incrementi dei listini dei carburanti incamera maggiori entrate grazie alle tasse che gravano su benzina e gasolio””.

Infine, il presidente dell’Unione consumatori, Massimiliano Dona, dichiara: “Una emergenza che impoverisce i consumatori ma arricchisce le casse dello Stato, che grazie agli “Il Governo sta dormendo e non comprende che anche i carburanti, al pari di luce e gas, stanno facendo decollare l’inflazione, incidendo sui costi di trasporto di tutti i beni. Per questo è urgente che si riducano le accise di almeno 20 centesimi, raffreddando i prezzi e facendoli tornare a livelli ragionevoli”.