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Toyota punta alla Cina: il gruppo giapponese lo ha appena annunciato

Una fabbrica a Shanghai entro il 2027 per produrre 100.000 auto l’anno. In arrivo 15 nuovi modelli e investimenti anche in USA, Thailandia e Argentina.
Dopo una partenza prudente nel settore elettrico, Toyota cambia marcia. Il colosso giapponese dell’auto, leader globale per volumi di vendita, ha annunciato un importante passo avanti nel processo di elettrificazione. Il marchio di lusso del gruppo, Lexus, ha acquistato un terreno a Shanghai per costruire il suo primo stabilimento interamente dedicato alla produzione di auto elettriche destinate al mercato cinese, il più grande e competitivo al mondo.
Una fabbrica tutta Lexus, come Tesla a Shanghai
La nuova struttura rappresenterà un unicum per Toyota, poiché sarà il primo stabilimento automobilistico del gruppo a essere interamente di proprietà in Cina, senza alcuna joint venture con costruttori locali. Un modello simile a quello già adottato da Tesla con la sua Gigafactory di Shanghai. Lexus ha investito 1,35 miliardi di yuan (circa 164 milioni di euro) per il terreno, ottenendo i diritti d’uso per 50 anni.
L’impianto produrrà veicoli elettrici a batteria, ibridi plug-in, vetture a celle a combustibile e batterie agli ioni di litio, con una capacità prevista fino a 100.000 unità all’anno a partire dal 2027. La produzione iniziale genererà circa 1.000 posti di lavoro, con possibili espansioni future.
Il piano di rilancio elettrico del gruppo
Toyota ha sempre puntato forte sull’ibrido, ritardando il suo ingresso nell’elettrico puro. Tuttavia, le strategie stanno cambiando. Secondo il quotidiano giapponese Nikkei, la casa giapponese sarebbe pronta a lanciare 15 nuovi modelli elettrici entro il 2027, con l’obiettivo di raggiungere 1 milione di unità prodotte ogni anno.
Sebbene l’azienda non abbia confermato ufficialmente i piani, si tratta di un’inversione significativa rispetto al recente passato: nel 2024, Toyota ha venduto 140.000 auto elettriche nel mondo, appena il 2% del totale delle vendite (oltre 10 milioni di veicoli). Una percentuale in crescita rispetto al 2023, ma ancora distante dagli obiettivi dichiarati negli anni scorsi.

Espansione globale e risposta ai dazi americani
Il progetto cinese sarà accompagnato da un ampliamento della produzione anche in Stati Uniti, Thailandia e Argentina. L’obiettivo è duplice: accorciare i tempi di consegna e contenere i costi legati ai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni dall’estero. Attualmente Toyota ha a listino solo cinque modelli elettrici, prodotti tra Giappone e Cina.
Con la nuova spinta, il gruppo punta a rafforzare la presenza globale e a rispondere con maggiore incisività alla sfida dell’elettrificazione, sempre più centrale nel mercato automobilistico mondiale.
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