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Pessima mossa di BYD: il colosso cinese la paga a caro prezzo
Il titolo crolla in borsa e trascina con sè anche gli altri produttori automobilistici cinesi. Le nuove strategie alimentano i timori di una guerra commerciale.
Il mercato azionario di Hong Kong ha registrato un crollo per i titoli dei principali produttori di veicoli elettrici cinesi, in seguito all’annuncio di BYD riguardo una riduzione dei prezzi significativa. La notizia ha innescato il timore di una nuova guerra dei prezzi nel settore automotive, con effetti significativi sui principali attori del mercato. Ecco cosa è successo.
Le perdite delle case automobilistiche cinesi
Le azioni di Great Wall Motor hanno subito un ribasso del 5,52%, mentre Li Auto ha visto un calo del 3,17%. Più marcata la discesa per Geely Automobile, che ha registrato un -9,46%, e per Xpeng, con una perdita del 4,44%. Il crollo più significativo, tuttavia, ha riguardato proprio BYD, che ha visto un forte calo dell’8,6%. La casa automobilistica cinese, leader nel Paese, ha annunciato una serie di sconti su 22 dei suoi modelli elettrici e ibridi plug-in, valido fino alla fine di giugno, creando preoccupazione tra gli investitori.
I tagli sui prezzi e l’impatto sul mercato
Tra gli sconti più rilevanti, quello della Seagull hatchback, il modello più economico di BYD, che ha visto una riduzione del 20%, portando il prezzo a 55.800 yuan (circa 7.780 dollari). La berlina Seal a doppio motore ha subito un taglio del 34%, con un prezzo ridotto a 102.800 yuan. Negli ultimi mesi, BYD ha cercato di smaltire le scorte di modelli più vecchi, che non includono le nuove funzionalità di assistenza alla guida, ora offerte gratuitamente. Tuttavia, questa strategia ha complicato la situazione dei concessionari, aggravando ulteriormente le difficoltà nel settore.
Le sfide per i concessionari e il mercato delle auto elettriche
La decisione di BYD di ridurre i prezzi ha messo a dura prova i concessionari, che si sono trovati ad affrontare scorte in eccesso di veicoli con tecnologie obsolete. L’offerta di nuove funzionalità, pur vantaggiosa per i consumatori, ha esacerbato le difficoltà economiche per i partner di vendita, portando a un ulteriore deterioramento della situazione per molte aziende.
Il mercato cinese si trova quindi in un momento di incertezze, con l’industria automobilistica che deve affrontare nuove sfide per mantenere la competitività. Soprattutto, i tagli di prezzi così consistenti alimentano il dubbio nei consumatori sull’effettiva qualità dei prodotti che hanno acquistato. E tali dubbi non possono che propagarsi anche al di là dei confini cinesi, arrivando in quei mercati che i produttori come BYD vorrebbero conquistare, come proprio l’Europa.
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