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Nuovi incentivi auto 2025: cosa cambia per le auto prodotte in Europa e Italia
Come cambieranno gli incentivi per le auto nel 2025. Il ministro Urso annuncia nuove misure a favore delle auto prodotte in Europa e Italia.
Il ministro dell’Industria e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato un’importante revisione degli incentivi per le auto a partire dal 2025. Questa decisione è stata comunicata durante il “Tavolo automotive”, un incontro strategico tra i rappresentanti del governo e quelli del settore automobilistico. Il principale obiettivo di questa riforma è di privilegiare le auto prodotte in Europa, con un’attenzione particolare a quelle assemblate in Italia.
Urso ha sottolineato l’importanza di promuovere la sostenibilità delle produzioni e di incentivare la domanda di veicoli con componenti fabbricate localmente. Tra i nuovi parametri considerati vi saranno l’impronta ecologica, la cybersecurity e il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori. Questi cambiamenti mirano a creare un equilibrio tra innovazione tecnologica e responsabilità sociale, promuovendo una filiera produttiva più etica e sostenibile.
I fondi disponibili e la distribuzione
Per sostenere questa transizione, il governo ha stanziato un fondo di 5,75 miliardi di euro istituito nel 2022. La prima tranche di questo fondo, pari a 750 milioni di euro, sarà disponibile nel 2025, mentre la somma aumenterà a un miliardo di euro all’anno dal 2026 al 2030. Questi fondi saranno destinati principalmente a incentivare l’acquisto di auto a basse emissioni, con particolari agevolazioni per chi rottama veicoli vecchi e inquinanti e per le classi sociali meno abbienti.
Dopo l’estate, il governo lavorerà per definire i dettagli del nuovo schema degli incentivi, tenendo conto delle esigenze espresse durante il Tavolo automotive. Questo processo coinvolgerà i sindacati, i rappresentanti delle aziende, la filiera produttiva e gli enti locali. L’obiettivo è di creare un sistema di incentivi che sia equo e che favorisca una mobilità più sostenibile e inclusiva.
Collaborazioni internazionali e prospettive future
Un altro punto cruciale del nuovo piano è rappresentato dalle trattative in corso per portare la produzione di costruttori cinesi in Italia. Recentemente, sono emerse voci riguardo l’interesse della Dongfeng a stabilire impianti produttivi nel nostro paese. Tuttavia, il ministro Urso ha chiarito che le trattative includono anche altre due case automobilistiche cinesi, con cui sono stati firmati accordi di riservatezza e memorandum.
Questi incontri proseguiranno fino alla fine di settembre, con l’obiettivo di attrarre investimenti cinesi per la produzione di auto, veicoli commerciali e autobus in Italia. Parallelamente, sono stati avviati colloqui con le Regioni italiane per individuare siti industriali dismessi che potrebbero ospitare i nuovi impianti produttivi, favorendo così gli investimenti stranieri e rilanciando l’industria automobilistica nazionale.
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