New York: via libera alla tassa sul traffico

L’amministrazione Biden ha detto di sì alla tassa sul traffico voluta da New York: si tratta della prima metropoli americana.

Per ridurre il traffico anche le metropoli americane introducono una tassa ad hoc, sulla falsariga della congestion charge applicata in quel di Londra. La prima a provvedervi è New York, che ha incassato il sì della Federal Highway Administration e, da iter, ha avviato in veste ufficiale il periodo di 30 giorni necessario per consentire la consultazione pubblica. Laddove tutto andasse per il verso giusto, il piano riguarderebbe la zona sud del quartiere di Manhattan, tra la 60esima Strada e Battery Pack. Soltanto una volta osservati per intero gli step, la misura entrerà in vigore.

Le previsioni degli analisti

La congestion charge nel caso della città di New York è in discussione da parecchio tempo. Difatti, la prima approvazione risale a ben quattro anni fa, nel 2019. Tuttavia, venne pesantemente ostacolata dall’amministrazione Trump. Con Biden la musica cambia e, stando alle previsioni effettuate dagli analisti, ciò consentirà di ridurre drasticamente il numero di veicoli circolanti su strada, tra il 15 e il 20 per cento. Inoltre, saranno concessi una serie di sconti ed esenzioni, nonché agevolazioni sotto il piano fiscale. Il pedaggio, da pagare una tantum nelle 24 ore, potrà essere portato in detrazione per i residenti della zona aventi un reddito annuo inferiore ai 60 mila dollari.

Al posto delle vetture, verranno promossi i canali alternativi. Ne gioveranno le casse delle compagnie addette al trasporto pubblico, con 1-1,5 miliardi di dollari di maggiori introiti, stando al report pubblicato da Metropolitan Transportation’s Authority. In certi casi, la MTA fissa delle tariffe parecchio elevate, fino a 23 dollari per quanto riguarda la fascia oraria dalle 6 alle 20. Una parte degli incassi sarà destinata al miglioramento delle infrastrutture, così da garantire un servizio di volta in volta migliore.