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Transizione ecologica e divisioni sulle emissioni 2025: l’industria europea in crisi
Al Salone di Parigi, le principali case automobilistiche europee discutono della transizione ecologica e delle emissioni del 2025.
Al Salone di Parigi 2024, l’industria automobilistica europea ha mostrato profonde divergenze sul tema della transizione ecologica e delle normative sulle emissioni 2025. Durante l’Automotive Summit, i leader delle principali case automobilistiche, tra cui Renault, BMW e Stellantis, hanno espresso opinioni contrastanti sulla direzione che l’Europa dovrebbe prendere per affrontare la sfida climatica. Da un lato, Luca de Meo (Renault) e Oliver Zipse (BMW) chiedono una revisione urgente delle normative, mentre Carlos Tavares (Stellantis) preferisce mantenere l’attuale rotta, pur invitando a migliorare le infrastrutture per la mobilità elettrica.
Divisioni sulla transizione ecologica e la regolamentazione delle emissioni
Luca de Meo, CEO di Renault, ha sottolineato come l’Europa rischi di penalizzare l’industria automobilistica attraverso regolamenti troppo rigidi, come il CAFE 2025. Secondo de Meo, “se guardiamo all’intero ciclo di vita dell’auto, non c’è dubbio che l’elettrico sia migliore della combustione”, ma ha rimarcato come l’attuale politica europea non stia favorendo la transizione: “Stiamo accumulando multe e scadenze, mentre gli Stati Uniti stanno stimolando massicciamente la loro industria. E i cinesi la stanno organizzando nuovamente attraverso piani con aiuti da 230 miliardi di dollari lungo tutta la catena del valore”. De Meo ha evidenziato che l’Europa sembra seguire un approccio contrario, il che potrebbe causare danni economici significativi all’industria.
Le richieste di BMW e Stellantis
Anche Oliver Zipse, CEO di BMW, ha ribadito la necessità di un ripensamento delle politiche europee. Secondo Zipse, l’attuale regolamentazione è eccessiva e danneggia la competitività dell’industria europea. Ha infatti dichiarato: “Solo se gli ambiziosi obiettivi climatici saranno accompagnati da un piano coerente per realizzarli, la decarbonizzazione sarà un’opportunità per tutti. E questo piano al momento non esiste”. Zipse ha chiesto un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, sostenendo che tutte le tecnologie possono contribuire alla decarbonizzazione, non solo i veicoli elettrici.
Di contro, Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha sostenuto la necessità di stabilità normativa. Sebbene sia d’accordo sull’importanza della mobilità elettrica, ha affermato: “In Europa le normative sembrano essere tornate in discussione. Questo non è il momento per parlarne: è tempo di mantenere la rotta”. Tavares ha inoltre chiesto di concentrarsi su una rete di ricarica “più robusta e affidabile”, rendendo le auto elettriche più accessibili. Tuttavia, come i suoi colleghi, ha respinto i dazi sui veicoli elettrici cinesi, considerandoli “inutili per proteggere l’industria automobilistica europea” e potenzialmente controproducenti.
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