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Toyota pronta alla svolta elettrica? Nuovo obiettivo entro il 2027

Entro il 2027 potrebbero arrivare diversi nuovi modelli a batteria. Obiettivo: produrre un milione di EV all’anno.
Dopo anni di approccio cauto nei confronti dell’auto elettrica, Toyota sembra pronta a colmare il gap con i concorrenti. Forte della leadership nelle motorizzazioni ibride, il colosso giapponese ha finora investito meno nel segmento delle BEV (battery electric vehicle), ma ora è pronta a invertire la rotta.
Le indiscrezioni che giungono dal Giappone
Secondo il quotidiano giapponese Nikkei, entro il 2027 Toyota potrebbe lanciare 15 nuovi modelli elettrici, alcuni dei quali firmati Lexus, puntando a una produzione annuale di 1 milione di veicoli a batteria. La Casa non ha confermato ufficialmente queste indiscrezioni, ma i segnali parlano chiaro: Toyota è intenzionata a rafforzare la propria presenza in un settore che, ormai, è diventato strategico per l’intero comparto automotive. Nel 2024 le vendite elettriche del brand si sono fermate a 140.000 unità, pari al 2% del totale, ben lontano dagli obiettivi dichiarati anni fa (1,5 milioni nel 2026 e 3,5 milioni nel 2030).
Strategia “Multi Path” e nuovi modelli: FT-Me, bZ4X restyling e C-HR+
L’ambizione elettrica di Toyota è emersa con chiarezza durante il recente Kenshiki Forum di Bruxelles, dove la Casa ha presentato alcune delle sue prossime novità. Tra queste spicca la Toyota FT-Me, una microcar elettrica pensata per i più giovani: si tratta di un quadriciclo categoria L6, guidabile già a 14 anni, con una velocità massima di 45 km/h e autonomia di circa 120 km. Il design futuristico richiama un casco Jet, mentre il tetto con pannello solare suggerisce un uso urbano sostenibile.
Rinnovata anche la Toyota bZ4X, con nuovi interni, esterni e due batterie da 57,7 e 73,1 kWh, capaci di offrire fino a 573 km di autonomia WLTP. Infine, la Toyota C-HR+ debutta come primo crossover coupé elettrico del marchio, basato sulla piattaforma e-TNGA 2.0 e disponibile con due batterie: da 57,7 kWh (167 CV) e 77 kWh (343 CV), quest’ultima con trazione integrale e fino a 600 km di autonomia.

Nuovi stabilimenti e un’industrializzazione più globale
Il rinnovato impegno verso l’elettrico non riguarda solo i modelli, ma anche la produzione industriale. Attualmente, Toyota produce i suoi veicoli elettrici principalmente in Giappone e Cina, ma il piano di espansione prevede un’estensione anche a mercati come Stati Uniti, Thailandia e Argentina. Questa scelta mira a ridurre i tempi di consegna, contenere i costi logistici e reagire ai dazi imposti dagli USA.
Inoltre, il brand punta a mantenere flessibile la sua offerta grazie alla strategia “Multi Path”, che non rinnega le altre tecnologie – ibride, plug-in e a idrogeno – ma che riconosce l’importanza crescente del 100% elettrico nel mix di mercato. L’intenzione, insomma, è chiara: diventare protagonisti anche nel settore EV, facendo leva sulla qualità, l’innovazione e la capacità produttiva globale che ha sempre contraddistinto il marchio delle Tre Ellissi.
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