Tesla, tonfo a Wall Street: cosa sta succedendo

A cosa si deve il crollo in borsa di Tesla? Scopriamo insieme le ragioni del tonfo a Wall Street, con tutto ciò che poi ne consegue.

Le vendite in calo che Tesla sta attraversando non sono affatto una novità. Infatti, è risaputo ormai da qualche mese che le azioni della multinazionale statunitense stiano crollando a picco.

Il recente buco nell’acqua che si è verificato a Wall Street ha fatto accendere un campanello d’allarme a chiunque, investitori o anche solo semplici appassionati di stock e mercati finanziari. Scopriamo insieme il motivo di questo crollo.

I motivi del tonfo di Wall Street

La flessione negativa della multinazionale statunitense è arrivata ad una preoccupante cifra del 15%. Il motivo principale è dovuto alla percezione del mercato estero, il cui disinteresse (forse) momentaneo ha fatto avvertire un crollo nel breve periodo.

Gli investitori hanno infatti messo un segno x sulle performance di mercato del marchio, che ha perso posizioni soprattutto in Cina. Le auto immatricolate sono state poco più di 30.000, registrando un dato che probabilmente non era mai stato così basso.

Il crollo in questione è quasi contemporaneo alla crescita sempre più evidente di BYD, motivo per cui il periodo negativo di Tesla è tale anche per questioni di tempistiche avverse. La crescita dei competitor non aiuta, quando i dati sono così allarmanti.

Caos Musk: guai non solo in Oriente

Elon Musk non dovrebbe preoccuparsi soltanto di ciò che sta accadendo in Oriente. Sembra infatti che i numeri non sorridano all’imprenditore sudafricano neanche in Europa, dove il quadro generale non è certamente benevolo.

Per citare i mercati esteri principali, si è arrivati -76% in Germania (1.429 unità), al -45% in Francia e al -54% registrato in Italia, prendendo chiaramente in considerazione lo scorso mese di febbraio. E chissà che il peggio non debba ancora arrivare, col passare del tempo.

Leggi anche

Russia, maxi dazi per le low cost cinesi: ecco perché