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Il petrolio sprofonda, ma il prezzo alla pompa no: ecco perché

Esiste una spiegazione del perché il petrolio sprofonda ma il prezzo alla pompa no? A quanto pare sì, e ve la forniremo proprio noi.
Le accise carburanti hanno modificato radicalmente tutti i beni di prima necessità legati al mantenimento. E questo fattore è anche uno dei motivi per cui il petrolio sprofonda, ma non il prezzo alla pompa.
La spiegazione generale è chiaramente molto più approfondita di così. Motivo per cui serviranno due paragrafi a parte per poterla fornire in maniera dettagliata. Proseguendo con la lettura, riusciremo finalmente a vederci più chiaro.
Calano i prezzi, ma non alla pompa
Nonostante il prezzo del petrolio stia precipitando, i prezzi dei carburanti disponibili alla pompa sono rimasti al momento invariati. Lo scorso weekend il Brent è sceso fino a 65 dollari a barile. Per scorgere un calo così netto bisognerebbe tornare a quattro anni fa.

Nonostante il calo così netto, guardando il tabellone dei prezzi alla pompa non si trovano poi così tante ragioni per esultare. In realtà, un calo è avvenuto. Si tratta tuttavia di una riduzione praticamente impercettibile, quella portata avanti da Eni e Tamoil.
Benzina e gasolio sono infatti diminuite di soli due centesimi al litro. Margini ancora più ridotti per IP e Q8, che si sono invece limitate ad una riduzione di un solo centesimo. Ma qual è il motivo di questa situazione?
Perché è accaduto ciò?
Il motivo per cui accade ciò, è dovuto come è facile intuire agli interessi dei venditori. Le compagnie che si occupano del commercio del carburante, hanno il timore di svalutare ulteriormente un prodotto già acquistato ad un prezzo basso.
Paura giustificata dal punto di vista dei player interessati, ma per ovvie ragioni non dal punto di vista degli automobilisti.
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