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Ecco perchè le elettriche cinesi sono meglio

Le auto cinesi conquistano il mercato globale, incrementando le vendite del 25%. Ma c’è il rischio di sovrapproduzione.
La crescita delle auto cinesi sul mercato internazionale non è solo una questione di prezzi competitivi. Secondo Pan Jian, vicepresidente di CATL, il segreto del loro successo sta nell’evoluzione tecnologica. Il colosso delle batterie ha infatti coniato un nuovo acronimo per le vetture elettriche prodotte in Cina: non più EV (Electric Vehicles), ma EIV (Electric Intelligent Vehicles), per sottolineare il livello di innovazione e connettività superiore rispetto ai tradizionali modelli a combustione.
I dati sulle vendite sembrano confermare questa tendenza, con un aumento del 25% nel 2024 e un totale di oltre 17 milioni di unità vendute a livello globale. E se ancora in Italia le auto elettriche non hanno “sfondato”, i brand cinesi come BYD hanno un piano per conquistare il nostro mercato.
Crescita senza precedenti e tecnologia avanzata
Le auto elettriche cinesi hanno ormai conquistato il 60% del mercato globale, trainate da colossi come BYD, Nio, XPeng e la stessa Tesla, che continua a essere un player rilevante in Cina. Oltre all’espansione internazionale, il mercato interno cresce a ritmi vertiginosi, con un incremento del 40% e una netta predominanza dei marchi locali. CATL, durante il World Economic Forum in Svizzera, ha ribadito come l’elemento distintivo delle nuove EIV risieda nell’intelligenza artificiale, nella connettività avanzata e nelle soluzioni di guida autonoma.
Un esempio è la Xiaomi SU7, lanciata a marzo 2024, che offre un head-up display da 56 pollici, un sistema di infotainment ultra-light da 16,1 pollici e la possibilità di gestire oltre 1.000 dispositivi smart da remoto. Inoltre, il modello integra un sofisticato sistema di assistenza alla guida con LiDAR, 11 telecamere, 12 radar a ultrasuoni e la piattaforma NVIDIA Drive Orin, rendendolo uno dei veicoli più avanzati della categoria.

Boom di vendite, ma con il rischio di sovrapproduzione
La China Passenger Car Association ha recentemente diffuso dati impressionanti: il 76% delle vendite globali di veicoli a nuova energia (NEV) – che includono BEV, PHEV e fuel cell – è attribuibile alla Cina. Nei primi dieci mesi del 2024, 14,1 milioni di NEV sono stati immatricolati a livello mondiale, di cui il 69% in Cina, contro il 16,4% in Europa e il 10% negli USA. Il dominio cinese è evidente anche nel segmento dei BEV (63,2%) e dei PHEV (78%).
Tuttavia, l’espansione senza freni potrebbe trasformarsi in un problema: gli analisti temono una sovrapproduzione che potrebbe spingere l’eccesso di veicoli verso mercati emergenti. Intanto, Europa e Stati Uniti cercano di frenare l’avanzata cinese con dazi fino al 100%. La risposta di Pechino? Un raddoppio dei sussidi per i veicoli elettrici, portandoli a 20.000 yuan (circa 2.600 euro), a sostegno di un settore che non intende rallentare la sua corsa.
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