Dacia, insiste sul segmento C: Duster nel 2024 e Bigster nel 2025

La Dacia presenta i suoi piani produttivi per i prossimi due anni, quando usciranno sul mercato la nuova generazione di Duster e la Bigster.

La Dacia scopre le carte relative alle uscite previste nei prossimi anni. La Casa automobilistica rumena immetterà in commercio due nuovi esemplari, accomunati dallo stesso pianale. Per realizzarli si fa affidamento sul pianale CMF-B dell’Alleanza Renault Nissan, mettendo così a segno delle economie di scala. Un ulteriore vantaggio è poi rappresentato dalla sua elevata modularità. Così facendo, i progettisti avranno la piena libertà costruttiva. Le future new entry saranno fabbricate in Romania e Marocco.

Il prossimo anno a Mioveni vedrà la luce la nuova generazione della Duster. La scelta sullo storico stabilimento rumeno era prevedibile, trattandosi del cuore pulsante dell’attività del marchio. Costituita nel 1968, quando la città si chiamava ancora Colibasi, dopo un ampio aggiornamento dà oggi impiego a circa 10 mila persone, tra i vari reparti, compresa la fonderia. Attualmente sorgono quattro proposte del Costruttore: Duster, Sandero Stepway, Logan e Jogger.

Presentata nel 2021 sotto forma di concept, la versione di serie della Bigster sarà realtà nel 2025. In confronto alla sorella, avrà una lunghezza maggiore, pari a 460 cm. Le dimensioni metteranno a proprio agio pure i passeggeri posteriori. Per quanto riguarda il prezzo, il listino dovrebbe partire da circa 25 mila euro.

Il Marocco alleggerirà il carico

Oltre al complesso della terra d’origine, Dacia porterà avanti gli impegni pure in Africa, più precisamente in Marocco. Il centro di Tangeri, inaugurato nel 2012, risponde ai massimi requisiti degli ambientalisti.

Difatti, non produce né emissioni di carbonio né rifiuti liquidi industriali. Il personale, ora deputato pressoché solo alla Sandero, dal secondo trimestre del 2024 si occuperà pure della Jogger, tra cui la Hybrid 140. La struttura risponde ai più elevati requisiti qualitativi e dispone delle risorse adeguate a fabbricare vetture con architettura CMF-B.