News
Crisi Nissan, parla il Ceo: ecco cosa è successo
In merito alla crisi Nissan, il CEO ha rilasciato delle dichiarazioni riguardante questo periodo così difficile. Ecco cosa ha detto.
Tra le novità di questo 2025 previste per Nissan, non c’è mai stato spazio per parole come crisi e difficoltà. Tuttavia, la casa automobilistica giapponese ha dovuto fare molto presto i conti con le proprie previsioni, le quali hanno mostrato un conto salato più che mai.
Ma in cosa consiste questo periodo difficile? Non è soltanto una questione economica. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere riguardo uno dei periodi più complicati della storia recente.
Ecco tutto quello che c’è da sapere
Uno dei dati più significativi di questa crisi riguarda il crollo dell’utile netto, con una perdita di 1.000 miliardi di yen. Una discesa quasi pericolosa, visti i presupposti positivi validi fino a qualche tempo fa. Ma cos’è successo nel mentre?
Il nuovo amministratore delegato Espinosa, subentrato qualche mese fa nella multinazionale, ha dichiarato che l’azienda giapponese ha voluto fare il passo più lungo della gamba. E quando succede ciò, cadere proprio sul più bello è inevitabile.
I primi problemi sono emersi già qualche anno fa, nel momento in cui la casa automobilistica si impose l’obiettivo di vendere 8 milioni di auto all’anno. Un obiettivo decisamente ambizioso, nonché difficile da raggiungere. E infatti, non è stato raggiunto.
Infatti, il confronto con Toyota è stato impietoso, con meno della metà dei veicoli immatricolati. Per raggiungere questo obiettivo di vendita, Nissan ha deciso di espandere la propria forza lavoro facendo grandi investimenti, inseguendo in realtà una chimera.
Quando è arrivato il disastro?
Nonostante la narrazione comune porti a pensare ad un disastro recente, in realtà i primi problemi sono comparsi da un decennio abbondante. Porsi degli obiettivi così ambiziosi senza avere la certezza di poterli raggiungere, è ciò che ha dato origine a questa crisi.
Per questo motivo, l’azienda ora si ritroverà a dover fare a meno di 20.000 posti di lavoro.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM