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Boom delle auto elettriche cinesi in Europa: una nuova era automobilistica
Come le auto elettriche cinesi stanno guadagnando terreno in Europa, trasformando il mercato con una crescita senza precedenti.
Nel panorama automobilistico europeo, febbraio ha segnato un notevole incremento delle immatricolazioni, con 988.116 unità vendute e una crescita del 10%, portando il totale del primo bimestre vicino ai 2 milioni, con un aumento dell’11%. Nonostante l’ascesa generale, il trend delle auto elettriche mostra un rallentamento rispetto al passato, lasciando spazio ai veicoli a benzina che, a febbraio, hanno rappresentato il 61% del totale, riflettendo una lieve riduzione rispetto ai livelli pre-pandemia.
La presenza crescente del made in China
La persistente preferenza per i veicoli endotermici tra i consumatori europei non ha frenato l’avanzata delle elettriche cinesi, che hanno registrato un tasso di crescita impressionante. Questi veicoli, infatti, hanno raggiunto un quinto delle immatricolazioni totali nel segmento delle auto a batteria (Bev), dimostrando l’impatto significativo del made in China sul mercato.
L’identità occidentale delle auto cinesi
Le immatricolazioni di auto cinesi in Europa hanno visto un incremento del 45% a febbraio e del 43% nell’ultimo bimestre, superando il modesto +6% di tedesche e spagnole. Con questo balzo in avanti, la produzione cinese ha ottenuto il miglior risultato tra tutti i paesi d’origine, posizionandosi al livello di mercati storici come Italia, Corea, e persino Regno Unito e Turchia.
Nonostante una quota complessiva che rimane al 4%, le Bev cinesi rappresentano ormai il 20% delle immatricolazioni nel loro segmento, sottolineando l’importanza crescente della Cina nell’industria automobilistica elettrica europea. Le motivazioni dietro questo fenomeno includono strategie aggressive di alcuni costruttori cinesi che, anticipando possibili ostacoli tariffari da parte dell’UE, hanno accelerato le importazioni.
Curiosamente, una parte significativa delle auto cinesi immatricolate in Europa porta il marchio di aziende occidentali come Tesla, Volvo, e Dacia, o di MG, di proprietà della cinese Saic ma posizionata come britannica. Solo il 16% delle immatricolazioni è direttamente attribuibile a brand cinesi, segnale di una persistente sfida in termini di immagine per questi ultimi.
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