News
Russia-Ucraina: il mondo dei trasporti paga ulteriore pegno
Il conflitto scoppiato tra Russia e Ucraina provoca ulteriori danni all’industria dei trasporti, in evidente affanno.
Proprio quando la minaccia Coronavirus pare finalmente rientrare, l’incubo della guerra si è presentato in Europa, come non accadeva da decenni. Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia siamo piombato in un clima di sgomento e terrore. Per fare il punto della situazione la redazione di Quattroruote ha interpellato il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo.
Sugli effetti del conflitto Merlo fatica a sbilanciarsi: “Non sappiamo ancora quali effetti ci potranno essere, ma è un fatto accertato che una componente molto alta degli equipaggi delle navi è costituita da personale ucraino e russo: molti marittimi vengono da quei Paesi e ciò potrebbe avere conseguenze sul personale di bordo e i macchinisti – ha dichiarato -. Bisognerà anche capire che cosa succederà quando i ritardi sulla componentistica automotive, in particolare di quella elettronica, saranno superati e le produzioni ripartiranno a pieno regime: ci sarà un ingorgo derivante dalla necessità di trasportare tutti i prodotti finiti?”.
Rotte interrotte
Per quanto riguarda l’interruzione delle rotte terrestri e marittime verso Russia e Ucraina, il numero uno di Federlogistica è dell’avviso che occorra un discorso di maggior respiro: “A parte l’interruzione delle rotte, c’è il problema dell’embargo – ha commentato -, soprattutto su alcuni prodotti fondamentali come, per esempio, l’acciaio: dall’Ucraina ne arrivava una parte significativa e bisognerà capire se questo avrà un impatto importante su alcune industrie pesanti, per esempio quella delle costruzioni navali.
Le compagnie hanno chiuso tutte i collegamenti con l’Ucraina e rispettano l’embargo nei confronti della Russia; per l’Ucraina il porto di riferimento è quello di Gioia Tauro, dove ora sono rimasti bloccati circa 600 container. Bisognerà capire anche quale sarà la posizione della Cina, che puntava molto sull’Ucraina per la Via della Seta terrestre, e quale sarà l’agibilità futura del porto di Odessa: è certo, però, che nell’azione russa ha avuto un peso importante anche il tema dei porti, che sono realtà sempre più strategiche”.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM