Rally Acropolis 2022: Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe trionfano

Hyundai fa la voce grossa al Rally Acropolis 2022 con il trionfo di Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe. Soffrono, invece, le Toyota.

Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe chiudono il Rally Acropolis 2022 trionfanti, in una giornata dal sapore storico per Hyundai. Al termine di una gara durissima tanto per le vetture quanto per gli equipaggi, le i20N Rally1 battono la concorrenza, davanti ad altre due vetture del marchio coreano, guidate da Ott Tanak e Dani Sordo. 

Neuville fine stratega

Neuville ha offerto una prestazione sontuosa dal punto di vista tattico, cogliendo ogni minima opportunità, senza sobbarcarsi rischi inutili. La prudenza adottata gli è tornata indietro sotto forma di un successo che riempie di orgoglio l’intero team.

In particolare, la strategia ha ripagato sabato quando, uno alla volta, i piloti che lo precedevano hanno cominciato ad accusare problemi di varia natura. Comunque, il successo va oltre ai ritiri altrui, poiché Neuville ha avuto il merito di tenere a bada Tanak, talmente cresciuto da rappresentare oggi una vera e propria spina nel fianco come compagno di squadra.  

Poi, chiaro, per mantenere accesa la speranza di titolo, Hyundai avrebbe dovuto chiedere a Neuville di rallentare, ma il driver belga pare avere l’assoluto predominio sul rivale in termini di gerarchie interne. 

Comunque sia, Alzenau segna la prima tripletta di Hyundai nel WRC. La formazione diretta da Julien Moncet ha compiuto degli enormi progressi sotto il piano delle performance e dell’affidabilità, mentre Toyota ha sofferto di alcuni passi indietro. Al Rally Acropolis la Casa delle Tre Ellissi ha dimostrato di non andare a nozze sulle pietraie greche e in generale lungo gli sterrati con parecchia ghiaia (qualcosa di già visto in Sardegna).

Dietro al terzetto Hyundai spunta la prima Puma Rally 1, quella di Pierre-Louis Loubet. L’uomo dell’Ovale Blu sta dando prova, di week-end in week-end, di meritare l’occasione presentagli. Quinto Craig Brain con Paul Nagle (che ha celebrato la sua centesima corsa in WRC).