Jean Alesi mette in guardia Vasseur su cosa non dove cambiare in Ferrari

Con il cambio al timone della Ferrari per la stagione 2023 di F1, l’ex pilota di F1 Jean Alesi ritiene che ci siano alcuni aspetti della cultura del team che non dovrebbero essere modificati da Vasseur.

Jean Alesi ritiene che l’arrivo di Frédéric Vasseur alla Ferrari non dovrebbe cambiare la cultura italiana della squadra. A dicembre è stato confermato che Vasseur si sarebbe unito alla squadra a gennaio come nuovo Team Principal e Direttore Generale dopo le dimissioni di Mattia Binotto dalla sua posizione.

Vasseur diventa così il quarto capo non italiano della Scuderia, e sarà il primo da quando il collega francese Jean Todt ha lasciato il ruolo nel 2007. Todt ha avuto un grande successo durante il suo periodo con la squadra e Alesi non si aspetta che Vasseur debba affrontare problemi essendo inizialmente un “outsider”.

Tuttavia, anticipa che Vasseur dovrà cercare il supporto di altri membri del gruppo: “Siamo onesti, sul fronte tattico, la Ferrari era inguardabile l’anno scorso”, ha detto Alesi al giornale Autosprint. “Le cose devono assolutamente cambiare, altrimenti non c’è via d’uscita per la squadra. Penso che Vasseur debba fare molto affidamento su Laurent Mekies (direttore di gara)”.

Alesi mette in guardia da alcuni cambiamenti in Ferrari

Alesi pensa che Mekies possa aiutare Vasseur a decidere quali aree cambiare in Ferrari e quali no: “Mekies è alla Ferrari da anni e può essere la persona ideale per Vasseur per vedere dove le cose devono essere cambiate e cosa, al contrario, dovrebbe rimanere lo stesso perché c’è del potenziale”, ha detto Alesi.

Una cosa che Alesi non crede debba essere modificata è la cultura italiana all’interno della squadra: “Se mi dici che la Ferrari parlerà o dovrebbe parlare sempre più francese, dirò subito di no”, ha spiegato il francese, che ha ottenuto la sua unica vittoria in Formula 1 con la Scuderia. “Maranello è italiana. Bisogna parlare italiano e solo italiano. Ho guidato per la Scuderia e lì ho vissuto i momenti più belli della mia carriera”.