Formula 1, ufficiale: salta l’accordo tra Porsche e Red Bull

In una nota ufficiale, Porsche comunica che e trattative con Red Bull per la partnership in Formula 1 sono definitivamente naufragate.

Salta il matrimonio preannunciato tra Porsche e Red Bull. Con l’avanzare delle settimane erano emersi dei sussurri su un improvviso allontanamento tra il brand di Stoccarda, appartenente al gruppo Volkswagen, e la scuderia austriaca. L’azienda guidata da Oliver Blume contava di partecipare al campionato di Formula 1 nel 2026, con l’ennesima rivoluzione nel regolamento, pensata per favorire l’ingresso di nuove compagini nel Circus.

Andare a chiudere un accordo con l’attuale leader indiscusso della competizione era una prospettiva a dir poco allettante. Tuttavia, pian piano sono venuti a galla degli evidenti contrasti, tanto da spingere Helmut Marko a proferire parole di scetticismo circa la conclusione positiva dei negoziati.

Da un lato, il timore della Red Bull di smarrire la sua autonomia, con il comparto powertrain recentemente curato nello stabilimento di Milton Keynes; dall’altro, le speculazioni sul desiderio di Honda di riavvicinarsi alla Formula 1. Pertanto, alla Porsche sarebbe toccato un accordo di semplice partnership, mentre nei piani della compagnia vi era di assumere un impegno più rilevante pure nei giochi strategici di squadra.

Sfuma l’accordo

Così, nel venerdì di Monza, la società tedesca ha sancito l’interruzione delle trattative con Red Bull, mediante un comunicato ufficiale: “Le premesse sono sempre state quelle di un accordo basato su una condizione di parità, che non includeva solamente una partnership motoristica, ma anche il team. E quest’ultimo obiettivo non può essere raggiunto. Con la finalizzazione del cambiamento regolamentare 2026, la Formula 1 resta senza dubbio uno scenario attraente per Porsche, e dunque continueremo a monitorarla“.

Non meno rilevanti i rumor trapelati qualche giorno fa, con la McLaren data per pronta ad abbracciare Porsche: un classico ritorno di fiamma, dato il sodalizio stretto verso la fine degli anni Ottanta.

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