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Volkswagen studia un’alleanza con le Case cinesi

La Volkswagen è pronta a proporre un’alleanza con alcune case produttive cinesi: interesse concreto o semplice asset strategico?
Dopo la decisione drastica presa da Volkswagen, la rinomata casa produttrice tedesca ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti. Come da titolo, la multinazionale ha in mente di proporre un’alleanza ad alcune Case cinesi.
Si tratta di un comune esempio di joint venture, dove uno o più imprese per definizione si accordano per collaborare fino al raggiungimento di un obiettivo comune. Cosa che, in questo caso, potrebbe accadere non tra due imprese ma tra molte più parti.
Le trattative dell’azienda tedesca
La volontà principale dell’azienda tedesca è quella di mantenere il ciclo produttivo delle proprie fabbriche, aumentando i turni di lavoro e affidando questo supplemento nella catena proprio alle aziende cinesi.

Dal canto delle aziende cinesi, questa alleanza in Germania permetterebbe loro di importare i loro prodotti senza però incorrere nel rischio dei dazi doganali. Spauracchio che ha preso forma proprio negli scorsi mesi, tra l’altro.
Le trattative svolte finora dall’azienda con le Case cinesi ha prodotto dei risultati concreti, seppur ci siano state alcune timide rimostranze su alcuni modelli. Ma niente che una cessione delle fabbriche non possa risolvere, ipotesi tra l’altro mai esclusa del tutto.
Alcuni esempi di joint venture
Nonostante questa joint venture venga vista dai consumatori con una certa diffidenza, in realtà ci sono alcuni casi studio molto interessanti in suo favore. Uno di questi è l’accordo commerciale stretto tra Stellantis e Leapmotor.
Non è dunque la prima volta, che l’Europa e la Cina uniscono le loro forze per perseguire un obiettivo comune. Situazione che collima proprio con la definizione di joint venture elencata nel primo paragrafo introduttivo.
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