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Tutto sul cambio gomme estive 2025: date, costi e come evitare sanzioni

Dal 15 aprile si può passare alle gomme estive: ecco cosa prevede la legge, quali sanzioni si rischiano e le differenze con le 4 stagioni.
In Italia l’obbligo di dotarsi di gomme invernali o catene da neve scade il 15 aprile di ogni anno. Da questa data è possibile tornare a montare gli pneumatici estivi, anche se la legge concede un ulteriore periodo di 30 giorni di tolleranza per effettuare il cambio. Il termine ultimo per adeguarsi è dunque il 15 maggio.
Perchè è giusto montare gli pneumatici estivi
Oltre la data indicata per il passaggio alle gomme estive, chi continua a circolare con quelle invernali non conformi rischia multe da 422 a 1.695 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di revisione del veicolo. Va però fatta una distinzione: se le gomme invernali montate hanno un indice di velocità uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione, non vi è obbligo di sostituzione.
Tuttavia, usarle d’estate è sconsigliato per ragioni di sicurezza, poiché lo spazio di frenata si allunga e l’aderenza si riduce con le alte temperature. Oltre a ciò, le cosiddette termiche con le alte temperature estive si usurano molto più rapidamente, col rischio poi di essere costretti a cambiarle comunque con l’arrivo delle temperature rigidi invernali.
Caratteristiche delle gomme estive e confronto con le 4 stagioni
Le gomme estive sono progettate per offrire prestazioni ottimali durante i mesi più caldi. Utilizzano una mescola più dura, che resiste meglio alle alte temperature dell’asfalto e riduce l’usura. I tasselli sono più larghi e con meno scanalature, per favorire l’espulsione dell’acqua e limitare il rischio di aquaplaning. I vantaggi principali includono migliore aderenza, minore resistenza al rotolamento, consumi ridotti e rumore contenuto.
Un’alternativa possibile è rappresentata dagli pneumatici 4 stagioni, noti anche come all season, che combinano alcune caratteristiche delle gomme estive e invernali. Sono ideali per chi percorre pochi chilometri all’anno e vive in zone dal clima mite, ma garantiscono prestazioni inferiori rispetto a quelle degli pneumatici stagionali. Inoltre, hanno una durata più breve (fino al 15% in meno) e una maggiore usura in estate a causa della mescola più morbida.

Conservazione, etichettatura e controlli per la sicurezza
Per preservare le gomme estive è fondamentale conservarle correttamente in un ambiente asciutto, fresco e ventilato, preferibilmente tra 25 e 35 gradi. È sconsigliato impilarle all’aperto senza adeguata copertura, e bisogna evitare oggetti pesanti che possano deformarle. Dal 2021 è obbligatoria l’etichetta europea sugli pneumatici, che informa su consumo di carburante, aderenza sul bagnato e rumorosità esterna.
L’etichetta include anche un QR Code collegato al database europeo EPREL e simboli aggiuntivi per neve e ghiaccio, in caso di gomme invernali. Infine, per garantire sicurezza stradale, è essenziale verificare periodicamente la pressione, lo stato del battistrada (che deve essere almeno di 1,6 mm), l’equilibratura e l’eventuale presenza di tagli o danni. La durata media di uno pneumatico estivo varia tra 30.000 e 60.000 km, ma può ridursi con uno stile di guida aggressivo. In merito alla rotazione delle gomme, l’utilità resta dibattuta, ma in generale una corretta manutenzione è il primo passo per una guida sicura ed efficiente.
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