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Toyota: ulteriori ridimensionamenti alla produzione
La Toyota ha annunciato ulteriori ridimensionamenti nella produzione, provocati dalla crisi degli approvvigionamenti nel sud est asiatico.
Lo scoppio dell’emergenza epidemiologica continua a provocare seri contraccolpi pure nell’industria dell’automotive. Nello specifico, paga pegno Toyota, ovvero il primo marchio automobilistico sulla scena mondiale. Ancora penalizzati dalla diffusione della pandemia da Coronavirus, gli approvvigionamenti dai Paesi del sud est asiatico non smettono di costituire fonte di disagio. Per responsabilità che esulano, pertanto, dalla rispettiva area di competenza, la Casa automobilistica delle Tre ellissi è impossibilitata a mantenere i soliti standard produttivi. Di conseguenza, prende una posizione drastica, dettata dal particolare periodo storico in cui ci veniamo a trovare. Insomma, l’industria dei motori non scorge la luce. E chissà per quanto tempo rimarrà in questa situazione di limbo.
Nella fattispecie, Toyota ha annunciato la sospensione di una catena produttiva presso la fabbrica di Tahara, sito nella prefettura di Aichi, e di un’altra linea nel complesso di Miyata a Fukuoka, analogamente per tre giorni da qui al 22 dicembre. Il provvedimento comporterà un brusco rallentamento dei piani inizialmente concordati, quando l’emergenza epidemiologica aveva, comunque, già travolto il pianeta.
Perdita dell’output di 14 mila vetture
La decisione assunta dai vertici dirigenziali della Toyota comporterà una perdita dell’output di 14 mila esemplari, in aumento rispetto alle stime dei mesi passati. Allora si paventava un calo di 9 mila unità, una stima che, chiaramente, non poteva mettere in conto il procrastinarsi del disagio avvertito. Inoltre, secondo le voci raccolte e diffuse dalle testate nipponiche, saremmo appena all’inizio.
Come minimo, la compagnia avrebbe intenzione di assumere scelte analoghe per almeno due ulteriori centri sul territorio domestico. Eppure, a dispetto delle complicazioni sorte lungo il cammino, il Costruttore del Sol Levante prevede di rispettare ugualmente l’obiettivo di 9 milioni di vetture costruite nell’anno fiscale 2021. E sottolinea la temporaneità della questione: sui valori precedentemente quantificati, ha in mente di recuperare durante i prossimi mesi.
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