Toyota: crollo drastico dei profitti per la mancanza di componenti

La mancanza di componenti ha causato un calo drastico dei profitti totalizzati da Toyota nel primo trimestre dell’anno finanziario.

Toyota ha comunicato che i profitti hanno subito una contrazione del 42 per cento nei primi tre mesi del suo anno finanziario, concluso il 30 giugno, cogliendo impreparati gli analisti e facendo crollare i prezzi delle azioni. La Casa delle Tre Ellissi ha guadagnato appena 578,66 miliardi di yen (circa 4,2 miliardi di euro al cambio attuale), contro i 997,4 miliardi di yen (circa 7,5 miliardi di euro) maturati nel medesimo periodo del 2021. Gli analisti avevano paventato una riduzione dei profitti, ma si erano limitati a una flessione del 15 per cento; come conseguenza dell’annuncio, le quotazioni del Costruttore sono crollate del 3 per cento.

Una serie di problemi ha colpiti Toyota, che l’hanno resa incapace di continuare con la fabbricazione di ogni veicolo previsto. La compagnia ha comunicato in tre occasione nel primo trimestre del suo anno finanziario che avrebbe rivisto i piani al ribasso; ciò ha causato una riduzione della produzione del 10 per cento.

Le prospettive della seconda metà del 2022

Con l’allentamento in Cina della restrizioni Covid e la risoluzione delle criticità negli impianti, il colosso dei motori crede in una ripresa nella seconda metà del 2022. Per ottenere dei risultati soddisfacenti ha comunque l’onere di fronteggiare l’inflazione, una voce impossibile da ignorare. Stando alle indagini interne, è previsto un aumento del costo del 17 per cento delle materie prime in confronto alla precedente stima e, di conseguenza, serve una risposta immediata.

In ogni caso, Toyota non è di certo un caso isolato di realtà imprenditoriale costretta ad affrontare l’assenza di materie prime e i persistenti stop associati all’emergenza sanitaria. Bisognerà vedere se avrà le forze di rimettersi subito in piedi. Il numero uno della società, Akio Toyoda, e la sua fidata squadra di collaboratori proveranno a risanare una situazione non di certo idilliaca.  

Leggi anche

Mercato auto: in calo la vendita delle vetture usate