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Toyota: produzione crolla del 25% per crisi chip
La carenza dei semiconduttori ha causato un calo della produzione del 25,8% delle auto Toyota: inevitabili le ripercussioni sulle vendite.
Per stabilire l’attuale stato di salute di un’intera industria può essere d’aiuto osservare i risultati recentemente ottenuti dai giganti del settore, tipo Toyota, tra i Costruttori automobilistici più influenti e di successo su scala globale. Le criticità avvertite trovano sostanziale conferma nei numeri registrati dal colosso nipponico, il quale, nel mese di ottobre del 2021, ha segnalato una decrescita del 25,8 per cento della produzione globale. Le ragioni dietro a quello che è, a tutti gli effetti, un vero e proprio crollo, sono da individuare nelle continue pressioni sulle forniture dei semiconduttori per l’intero comparto dei motori. A causa della scarsa reperibilità della componentistica, gli attori operanti soddisfano con enormi difficoltà la domanda, accumulando pesanti ritardi nelle consegne.
In calo per il terzo mese consecutivo
Il totale di unità costruite si è rivelato in calo per il terzo mese consecutivo, con 627.450 unità fabbricate. Un fattore dagli evidenti contraccolpi sul piano commerciale, come attesta la flessione del 20,1 per cento a livello globale, a 677.560 auto. Analogamente alle principali realtà concorrenti, la Casa delle Tre Ellissi deve, suo malgrafo, fronteggiare le difficoltà negli impianti ubicati presso i Paesi del sud-est asiatico, chiusi per un lungo periodo a causa dell’emergenza epidemiologica scaturita dal Coronavirus.
Per questo motivo, i vertici della compagnia, la numero uno del business sulla scena internazionale, hanno cercato di delocalizzare le attività in altre regioni del globo, senza, però, riscontrare gli esiti sperati, dati i risultati inferiori a stime di 880 mila vetture.
A ogni modo, lungo il mese di novembre Toyota prefigura “una ripresa dell’output ad alti livelli”, con la realizzazione record tra 850 mila e 900 mila veicoli, e leggermente inferiore in dicembre, a quota 800 mila, in linea con l’allentamento delle misure restrittive anti-pandemia. Relativamente al complessivo anno fiscale 2021, l’azienda prevede di fabbricare 9 milioni di unità, in diminuzione rispetto ai 9,3 milioni inizialmente prospettati.
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