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Tesla nella bufera: una causa che potrebbe cambiare tutto

Il 2025 di Tesla è segnato dalle difficoltà del Cybertruck, un calo delle vendite e da una causa collettiva negli USA. Tempi duri per l’azienda di Musk.
Il 2025 si è aperto con difficoltà per Tesla, che sta affrontando una serie di problematiche significative, tra cui un accumulo di Cybertruck invenduti e una crescente attenzione su questioni legali. Nonostante gli sforzi per aumentare la produzione, la domanda del veicolo rimane sotto le aspettative, portando a una riduzione dei ritmi produttivi. Ma le difficoltà non si fermano qui: tra calo delle vendite e una causa collettiva, il 2025 si preannuncia un anno difficile per l’azienda.
Cybertruck invenduti e calo delle vendite
Tesla si trova a fare i conti con circa 2.400 Cybertruck invenduti negli Stati Uniti, per un valore complessivo di circa 200 milioni di dollari. Nonostante il potenziamento della produzione, iniziato un anno e mezzo fa, il veicolo non riesce a raggiungere i numeri di vendita previsti. In aggiunta, Tesla ha dovuto ridurre i ritmi produttivi per evitare un eccessivo accumulo di scorte.
Se nel 2024 si potevano giustificare le basse vendite a causa di fattori come il lento aumento della produzione e i costi elevati, nel 2025 le giustificazioni sembrano non reggere più. Il principale problema appare essere l’interesse limitato dei consumatori nei confronti del Cybertruck, il che ha costretto l’azienda a riconsiderare le proprie strategie.
Le difficoltà di produzione e la causa collettiva
A complicare ulteriormente la situazione, Tesla ha dovuto affrontare a marzo un blocco temporaneo delle consegne a causa di un difetto tecnico che ha comportato la caduta di un rivestimento dal veicolo. Nonostante la correzione del problema sia stata introdotta a livello produttivo il 21 marzo, l’azienda deve ancora riparare i Cybertruck già consegnati.
Ma non è solo la produzione a preoccupare: Tesla sta affrontando anche una causa collettiva in California, dove l’azienda è accusata di aver manipolato i dati dei contachilometri digitali per ridurre gli obblighi di garanzia. L’accusa è che l’azienda avrebbe utilizzato un sistema basato su algoritmi predittivi che gonfiava artificialmente il chilometraggio, facendo scadere anticipatamente le garanzie e favorendo la vendita di estensioni a pagamento. Se le accuse venissero provate e confermate, si aprirebbe la strada a conseguenze legali molto pesanti per la Tesla.

Il contesto politico e l’impatto sulle vendite
Il calo delle vendite di Tesla negli Stati Uniti è stato del 9% nel primo trimestre del 2025, secondo quanto riportato da Cox Automotive. Questo declino potrebbe essere legato a una serie di fattori, tra cui le recenti controversie politiche che coinvolgono direttamente il CEO Elon Musk, nominato a capo del Department of Government Efficiency (DOGE) nell’amministrazione Trump.
Questa nomina ha suscitato dibattito pubblico e malcontento tra i consumatori americani, in particolare tra coloro che si oppongono al programma di riduzione della spesa pubblica promosso da Musk. In questo contesto, le difficoltà economiche e politiche potrebbero aver avuto un impatto diretto sulle vendite di Tesla, complicando ulteriormente la situazione dell’azienda.
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