Tesla Model X: richiamo di 30 mila unità per un problema all’airbag

La Tesla Model X ha deciso di richiamare 30 mila unità per un problema ravvisato all’airbag del passeggero anteriore.

Tesla ha richiamato quasi 30 mila Model X per un problema potenzialmente in grado di provocare l’errata installazione dell’airbag del passeggero anteriore. Lo indica in una lettera la National Highway Safety Administration, il dipartimento americano addetto alla sicurezza in autostrada, riferisce il sito Automotive News Europe.

Numerose traversie da affrontare

Il difetto riscontrato dalle autorità competenti in materia ha messo in luce un serio problema relativo alle Tesla Model X. Tra i prodotti immessi in commercio negli ultimi anni, il modello è uno dei più rappresentativi del marchio specializzato nella fabbricazione di esemplari elettrici.

Non una buona pubblicità per il colosso fondato e diretto da Elon Musk, che agita ulteriormente le acque. Lo stesso tycoon sudafricano ha già numerose grane da affrontare. Al netto dell’acquisizione di Twitter, giunta quando ormai l’affare sembrava andato in fumo, ora anche gli azionisti della Tesla tormentano i suoi sogni. I detrattori hanno adito le vie legali, dopo essere venuti a conoscenza dell’opzione di 56 miliardi di dollari goduta da Musk.

La questione qui è di ben altro tipo, ma di certo in grado di arrecare danni non di poco conto alla ex società di Palo Alto (California), trasferitasi in Texas. 

“La calibrazione di un modulo di controllo del sistema di ritenuta, o di una serie di sensori – ha comunicato NHTSA, in una lettera datata 17 novembre -, potrebbe causare il dispiegamento errato della sacca dell’aria del passeggero anteriore durante alcuni incidenti a bassa velocità”.

Stando alla replica della compagnia, il problema troverà risoluzione attraverso un aggiornamento via etere (over-the-air). Nei primi giorni del mese in corso, Tesla aveva richiamato più di 40 mila unità di Model S e Model X, una volta ravvisato il rischio di una perdita dell’assistenza al servosterzo su strade accidentate. 

Leggi anche

Tesla, Supercharger: sono aperti anche ad altre vetture