Stellantis: in arrivo 33 milioni di euro per la guida autonoma

Stanno per arrivare da Stellantis 33 milioni di euro per le ricerche sulla guida autonoma e per le vetture elettriche.

Il gruppo Stellantis manda in arrivo 33 milioni di euro nei suoi centri di sperimentazione in vari parti del pianeta. Il focus è l’auto a batteria di nuova era e una guida autonoma di nuova generazione, che fornisca la massima sicurezza per chi la utilizza ma anche per chi ne sta accanto.

Il progetto rientra all’interno di alcuni parametri che il Gruppo ha introdotto nel nuovo project di sviluppo strategico. Il detto “Dare forward”, che ha tra gli obiettivi inoltre l’eliminazione del 50% delle emissioni di carbonio nel confronto con l’anno scorso, uno step fondamentale nelle zero emissioni nette di carbonio entro l’anno 2038. Tra i progetti del Piano della società anche quello di arrivare a cedere solo vetture elettriche in Europa entro il prossimi dieci anni.

I fondi stanziati

I fondi stanziati da Stellantis andranno ad incrementare le operazioni di molti stabilimenti costruite in tutto il pianeta. Parlando del Centro Sicurezza di Orbassano, nei pressi di Torino, saranno utilizzati metodi di lavoro estremamente digitalizzati e saranno operative 4 piste di utilizzo. Per la produzione di auto elettriche a batteria e di tecnologie di assistenza all’uso per macchine, camion e vetture commerciali leggeri.

In Michigan (Stati Uniti), sarà in progetto, la galleria del vento che sarà aggiornata per l’analisi avanzata dell’aerodinamica delle auto. Con molto occhio all’abbassamento della resistenza all’andare delle generazioni di vetture elettriche.

Harald Wester, Chief Engineering Officer di Stellantis, ne parla così di questi progetti: “I nostri centri tecnologici svolgono oggi il lavoro che renderà i veicoli Stellantis di domani leader del settore per efficienza, prestazioni e sicurezza. La nostra comunità di ingegneri è animata dal talento, dalla diversità e da una mentalità internazionale. Stiamo lavorando assiduamente con le altre divisioni per dare nuovo slancio alla nostra opera di trasformazione tecnologica.“

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