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Stellantis, ancora brutte notizie per la fabbrica di Mirafiori
La crisi di vendite della casa automobilistica preoccupa per il futuro dei lavoratori. I segnali non sono positivi.
Il 2024 si è concluso con la sospensione dell’attività produttiva a Mirafiori, storica fabbrica Fiat, a causa dei magri volumi di vendite della 500 elettrica. Sospensione che vuol dire cassa integrazione per tutti i lavoratori impiegati nello storico stabilimento torinese. Ma che prospettive ci sono per il futuro? Può Mirafiori rimanere legata solo alla produzione della 500e, le cui vendite non decollano secondo le previsioni?
Tra i prossimi passi previsti da Stellantis c’è l’avvio della produzione della nuova Fiat 500 ibrida, come confermato da Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’area Enlarged Europe. A ciò si aggiunge il piano per la prossima generazione della Fiat 500 elettrica, attesa per il 2032. Imparato ha rassicurato sull’importanza dello stabilimento torinese, ribadendo che Stellantis non intende abbandonare né Mirafiori né Torino. Il 17 dicembre, lo stesso Imparato parteciperà a un tavolo con il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per discutere del futuro dello stabilimento e del ruolo di Stellantis nell’economia italiana.
Mirafiori: stop alla produzione fino al 20 gennaio
Nel frattempo, in attesa di nuovi modelli, la fabbrica Stellantis di Mirafiori prolunga lo stop alla produzione fino al 20 gennaio, anziché riprendere l’attività dopo l’Epifania, come inizialmente previsto. La notizia è stata confermata da Gianni Mannori, responsabile Fiom della fabbrica torinese, durante un’intervista rilasciata a Milano Finanza. Tuttavia, non è ancora arrivata una comunicazione ufficiale da parte del gruppo Stellantis.
Questo ulteriore rinvio si aggiunge a una serie di fermi produttivi che si sono susseguiti negli ultimi mesi, riflettendo le difficoltà legate al mercato delle vetture elettriche e di lusso, settori centrali per lo stabilimento piemontese. Sicuramente, il previsto avvio della produzione della 500 ibrida, più economica della versione elettrica e quindi ben più appetibile per il mercato, potrà rappresentare una boccata di ossigeno per Mirafiori e soprattutto garantire più sicurezza ai suoi lavoratori per il prosieguo della produzione.
La crisi del mercato elettrico pesa su Mirafiori
Il prolungamento dello stop è attribuito alla “persistente situazione di incertezza nelle vendite di vetture elettriche in diversi mercati europei“, che rappresentano il 97% della produzione di Mirafiori. A ciò si aggiungono le difficoltà nel settore delle vetture di lusso in alcuni paesi extraeuropei, come Cina e Stati Uniti. Questi fattori hanno già inciso significativamente sulla produzione nel 2023 e continuano a influenzare le scelte strategiche dello stabilimento torinese.
Nonostante le incertezze, Mirafiori dovrebbe restare un punto cruciale per Stellantis, come dimostrano i piani futuri dell’azienda per lo sviluppo di nuovi modelli.
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