Russia, crollo vendite auto: -83,5% a maggio

Crollano le vendite auto in Russia nel mese di maggio, pari a un meno 83,5 per cento, l’ennesimo record negativo dello Stato di Putin.

Le vendite di auto in Russia hanno riportato un crollo dell’83,5 per cento a maggio, conseguendo l’ennesimo record storico, secondo quanto riferisce l’Associazione delle imprese europee (AEB). Inoltre, le sanzioni comminate dall’Occidente contro Mosca hanno provocato un pesante danno all’industria automotive locale con la carenza di pezzi di ricambio e l’incremento dei prezzi.

La Russia ha spedito truppe dell’esercito in Ucraina lo scorso 24 febbraio e, malgrado siano già passati tre mesi dallo scoppio del conflitto, le parti coinvolte non hanno ancora sottoscritto alcun genere di accordo. Nel mentre, le immatricolazioni di auto nuove sono in calo da marzo, in quanto i provvedimenti presi a danno del Cremlino hanno posto un freno all’attività logistica. Stando alle informazioni rilevate e diffuse dall’AEB, durante il mese di maggio sono state vendute appena 24.268 vetture. Il confronto con l’anno prima è impietoso, sicché allora i numeri erano sei volti superiori, scrive l’agenzia di stampa Reuters.

Prezzi aumentano di quasi la metà 

I maggiori gruppi della filiera del mondo occidentale, tra cui Renault (RENA.PA), hanno posto in stand-by le attività o lasciato la Russia dall’entrare in vigore delle manovre punitive. L’industria dei motori del Paese è influenzata dalle forniture globali e i disagi avvertiti coi pezzi di ricambio ha ridotto in più occasioni i volumi produttivi dal 24 febbraio. 

Stando a Rosstat, ente russo specializzato nelle statistiche, i prezzi dei veicoli hanno avuto un rincaro di quasi la metà dall’inizio del 2022. Ciò ha finito per ripercuotersi sulla domanda in uno Stato dove i redditi delle famiglie sono scesi mentre l’inflazione si è attestata su livelli vicini ai massimi da 20 anni. 

L’AEB non si è lanciata in previsioni relativamente all’andamento del comparto automotive russo nella seconda metà del 2022. In aprile, aveva prospettato che le immatricolazioni di auto nuove nel Paese di Vladimir Putin sarebbero scese di almeno il 50 per cento nell’anno in corso. 

Leggi anche

Bugatti: fusione con Rimac porterà a nuovi entusiasmanti modelli