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Pneumatici invernali: scatta l’obbligo di sostituirli
Torna l’obbligo di procedere al cambio degli pneumatici invernali. Per mettersi in regola gli automobilisti italiani hanno un mese di tempo.
A partire da oggi, venerdì 15 aprile, scade l’obbligo di circolare su strada con gli pneumatici invernali (o le catene a bordo) sulle strade che lo richiedono. A dire il vero, non occorre recarsi immediatamente in officina per provvedere alla sostituzione, in quanto, di consueto, c’è tempo un mese esatto, ovvero fino al 15 maggio.
Premesso ciò, vale la pena effettuare l’operazione il prima possibile, in quanto, anche se di fatto non si violano norme specifiche, le temperature maggiori giustificano l’intervento. Oltretutto, nel 2022 non sono nemmeno previste proroghe alla scadenza, poiché sono venute meno le condizioni inerenti alla pandemia, le quali avevano indotto il Governo a concedere più tempo agli automobilisti nelle primavere scorse. Ovviamente, il cambio non occorre effettuarlo qualora, al posto degli pneumatici invernali, si sia optato a favore di quelli all season, utilizzabili 365 giorni l’anno.
Stando alle indicazioni fornite dal Codice della Strada, vanno sostituite entro il 15 maggio le gomme con un indice di velocità inferiore al valore riportato sulla carta di circolazione, che sono ammesse nella fredda stagione purché non sia mai inferiore alla cifra corrispondente alla lettera Q, ovvero 160 km/h. Non osservare le direttive del legislatore comporta il rischio di ricevere una multa di 87 euro, che scendono a 60,90 per il pagamento in forma ridotta.
Le conseguenze delle tensioni internazionali
Prendersi cura delle “calzature” del proprio veicolo è quanto mai importante, specialmente alla luce delle difficoltà attraversate dal settore, dettate dall’aumento generale dei costi. Come spiega il numero uno di Assogomma, Fabio Bertolotti, le tensioni internazionali stanno provocando una carenza di materie prime, con i risvolti sul piano produttivo: “Il 40% del carbon black consumato nell’Unione Europea, indispensabile per la produzione degli articoli di gomma, pneumatici compresi, e dei rinforzi metallici – riporta Quattroruote – proveniva dalla Russia, dalla Bielorussia e dall’Ucraina, ma il flusso è interrotto ormai da due mesi e non ci sono alternative a breve termine; a questo si aggiunge il rincaro di tre-quattro volte dell’energia. Il rischio è che, per i costi industriali fuori controllo, ci siano rincari dei prodotti ed effetti sulla loro disponibilità”.
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