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Nissan: via dalla Russia, ceduti l’impianto di San Pietroburgo e uffici
Il marchio Nissan vende tutto, addio alla Russia con la cessione dell’impianto di San Pietroburgo e degli uffici di Mosca.
Dopo l’annuncio della Renault, arriva anche quello della Nissan che dice addio alla Russia. Il comitato esecutivo giapponese del marchio di Yokohama ha approvato in maggioranza una operazione simile a quella analoga fatta a termine della scorsa primavera e in estate dall’alleato oramai famoso francese della Renault. Ebbene, tutte le attività di auto russe tra cui soprattutto la fabbrica e il centro di Ricerca & Sviluppo molto importante di San Pietroburgo e gli uffici Vendite e Martketing proprio del centro di Mosca saranno sotto il controllo dell’istituto di ricerca automobilistico rinominato Nami, esso sotto il controllo della famosa AvtoVaz, la cessione avrà il costo di un caffè, 1 euro.
Il costo di tutta l’operazione
L’operazione suddetta delle cessioni di Nissan, ancora subordinata all’approvazione di chi si occupa della riuscita dell’operazione, avrà un impatto a bilancio importante. Quantificato ad oggi in oltre 100 miliardi di yen (circa 700 milioni di euro per il cambio di ora). L’uscita giapponese comporta l’addio dal mercato della Federazione russa. Attenzione però presente anche un’opzione per il riacquisto di tutte le attività entro e non oltre i sei anni, stessi termini anche per la Renault.
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