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Mobilità, al via la richiesta di rimborso per le revisioni
Tra pochi giorni avrà inizio la possibilità di chiedere un parziale rimborso per le revisioni del parco auto. Ecco tutti i dettagli.
Il 2022 si aprirà con l’attivazione della piattaforma informatica “Buono veicoli sicuri”, accessibile dal sito internet del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Dal 3 gennaio, poi, i primi 402mila fortunati che lo chiederanno potranno ottenere un rimborso dell’aumento della tariffa revisioni varato nel 2020 dal parlamento.
Chi ha effettuato il controllo periodico del veicolo in un centro privato a partire dall’1 novembre potrà, previa registrazione, chiedere un rimborso di 9,95 euro a parziale compensazione dei 12,14 euro di aumento reale della tariffa (9,95 euro + Iva).
Per presentare la domanda occorre accedere alla piattaforma attraverso l’identità digitale Spid, oppure la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns), compilare il modello disponibile sulla piattaforma e allegare la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione.
Rimborso revisione, dove arriverà l’accredito?
Come detto in apertura, il rimborso sarà disponibile sul conto corrente indicato soltanto per 402mila utenti sugli oltre 16 milioni che ogni anno fanno controllare il proprio veicolo. Occorrerà, dunque, giocare d’anticipo.
Stando agli ultimi dati, i ricavi netti dei centri revisione dovrebbero salire a quasi 100mila euro all’anno. Si calcola che soltanto negli ultimi setti anni i centri autorizzati siano aumentati del 20% passando dai 7.602 di fine 2013 ai 9.143 di fine 2020.
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