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Michelin: la guerra in Ucraina ferma alcuni stabilimenti europei
A causa della guerra scoppiata in Ucraina, la Michelin annuncia lo stop di alcuni stabilimenti europei per le prossime settimane.
Analogamente a quanto già accaduto per Daimler Truck e il Gruppo Volvo, l’invasione russa del territorio ucraino porta ulteriori ripercussioni nella filiera dei motori. I danni provocati dalla scellerata campagna di Vladimir Putin non solo sono già costati un prezzo inaccettabile in vite umane, bensì ha creato pure dei contraccolpi economici, tanto evidenti da risultare innegabili. L’ultima azienda in ordine cronologico costretta a rivedere i propri piani, date peraltro le pesanti sanzioni finanziarie e bancarie elevate dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea al Paese responsabile della guerra in atto, è Michelin, colosso globale degli pneumatici.
Attraverso le sue piattaforme ufficiali, la rinomato società d’oltralpe ha annunciato la decisione presa in seguito ai recenti sviluppi: “A causa della crisi attuale, e come molti attori industriali in Europa il Gruppo Michelin sta anche affrontando grandi problemi logistici e di trasporto per rifornire i suoi stabilimenti e consegnare ai clienti”.
I notevoli disagi sofferti hanno spinto il Gruppo a interrompere la produzione in alcuni stabilimenti europei per le prossime settimane. Il periodo di pausa servirà a ottimizzare le operazioni e adattare la gestione dei flussi delle merci dentro e fuori dal Vecchio Continente. A ogni modo, evidenzia Michelin, la specifica durata dei fermi muterà da centro a centro, in relazione alle esigenze specifiche.
Aiuti umanitari
Nella stessa nota Michelin puntualizza che il monitoraggio della situazione continua con la massima attenzione a tutti i livelli aziendali, anche manageriali. Il Gruppo ha colto occasione per esprimere la massima solidarietà nei confronti delle famiglie già tragicamente segnate dal conflitto in corso.
Si impegnerà a sostenere i dipendenti colpiti, mettendo in atto pure delle iniziative locali per garantire aiuti umanitari ai rifugiati. In tale contesto in rapida evoluzione, Michelin cercherà di limitare il più possibile l’impatto sul servizio offerto alla clientela. In concomitanza, verranno applicate delle congrue misure per il personale, nel rispetto della legislazione locale.
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