News
Limiti al contante: le novità per chi compra un’auto
I limiti all’utilizzo di contante cambieranno ancora una volta a partire dal 1° gennaio 2023: le conseguenze per chi acquista un’auto.
Con un anno di ritardo rispetto alle tempistiche inizialmente fissate, cambiano i limiti al denaro contante. Attraverso il Decreto Milleproroghe il Governo precedente aveva stabilito dei vincoli ora modificato con l’avvento del Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni.
Ricordando che il limite massimo attuale ammonta a 1.999,99 euro, a partire dal 1° gennaio 2023 le condizioni mutano e anche in maniera piuttosto rilevante. Sebbene la proposta iniziale della Lega fosse di 10 mila euro, l’esecutivo italiano ha comunque rivisto il tetto in misura piuttosto significativa. Nelle scorse settimane l’ipotesi più accreditata indicava un passaggio ai 3 mila euro, mentre stando agli ultimi aggiornamenti pare che ci si spingerà fino ai 5 mila euro.
Le manovre adottate dalle istituzioni mirano agli stessi obiettivi dei provvedimenti antecedenti: contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio. La tracciabilità delle transazioni risulta, infatti, di gran lunga più agevole per gli organi competenti, che hanno perciò modo di tenere sotto controllo i movimenti della popolazione.
Le direttive per chi compra un’auto
La disposizione andrà a toccare qualsiasi operazione. Entro i 4.999,99 euro sarà, quindi consentito anche effettuare l’acquisto di un’auto. La situazione tende, invece, a ingarbugliarsi qualora il valore del bene ecceda la suddetta soglia. Se così fosse, è possibile comprare un veicolo con una prima rata in contanti rispettosa del massimale, purché se ne faccia espressa menzione all’interno del contratto sottoscritto con il concessionario.
Inoltre, la stessa regola vale pure in riferimento alla caparra. In parole povere, se andando da un concessionario si stabilisca una quota pari o inferiore a 4.999,99 euro da saldare in cash non si correranno rischi di carattere legale.
In ogni caso, è bene prestare particolare attenzione alla normativa, poiché le sanzioni applicate dal legislatore italiano sono parecchio elevate. Si va, infatti, da un minimo di 3 mila euro a un massimo di 50 mila euro. Qualora la cifra superi i 250 mila euro, allora la multa verrà quintuplicata.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM