Italiani ancora “allergici” ai trasporti pubblici

Gli italiani continuano a preferire l’auto privata anziché i trasporti pubblici: pochi in Europa ne reggono il passo.

L’Italia è un Paese per automobilisti. Nel 2021 gli esemplari circolanti lungo le strade della penisola erano 675 ogni mille abitanti, il che rende il nostro Paese uno di quelli a maggiore densità. I dati vengono riportati da “Noi Italia”, studio dell’Istat pubblicato nelle scorse ore. Il 71,6 per cento del campione interpellato ha spiegato di recarsi al lavoro con il mezzo privato, mentre appena il 7,9 predilige il servizio di trasporto pubblico. I dati confermano quanto ancora gli italiani siano legati alle vecchie modalità di viaggio.

Nonostante le alternative oggi non manchino di certo, i conducenti sembrano non voler sentire ragioni. Gli appelli lanciati dalle autorità in materia, circa l’importanza di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente, hanno fin qui raccolto scarso interesse. Secondo quanto riportano dei precedenti rapporti, il Belpaese soffre di un parco veicoli ben più vecchio di altri major markets, quali la Germania, il Regno Unito e la Francia.

Aumentano le vittime della strada

Le rilevazioni portate all’attenzione generale dall’Istat segnalano pure un preoccupante aumento delle vittime della strada. Due anni fa, venute meno le limitazioni al traffico per contenere la diffusione dei contagi da Coronavirus, sono stati 2.875 i decessi, pari a un incremento del 20 per cento sull’anno precedente. Inoltre, è cresciuto il tasso di mortalità stradale, passando da 40,3 a 48,6 vittime per milioni di abitanti nel giro di dodici mesi.

Con il passare degli anni, ha avuto luogo una decisa riduzione della mortalità per incidente stradale. Tuttavia, a partire dal 2014 si segnalano continui alti e bassi. Quello del 2021 è stato di 9 vittime al giorno. Attraverso il disegno di legge (appena approvato dal Consiglio dei ministri), già ribattezzato “tolleranza zero”, il Governo confida di ridurre drasticamente i numeri, applicando sanzioni esemplari.