Incidenti stradali: aumentano in Italia, ma in realtà sono di meno

Rispetto al 2020 gli incidenti e i mortali stradali sono aumentati in Italia nel 2021, ma se confrontati al 2019 ci sono segnali positivi.

Correva il 2020 quando l’Italia e il mondo intero vennero investiti dall’emergenza Covid-19. Anche se ancora oggi il virus provoca vittime, non è più il tempo di lockdown, almeno in Italia. Date le poche auto in circolazione i report su incidenti e morti stradali erano in netta diminuzione. Ma ora il discorso cambia.

Dopo l’allentamento dei vincoli la gente ha ripreso a usare in maniera sistematica le proprie vetture. E i dati raccolti con il Report Incidenti Stradali 2021 ne danno una testimonianza, con tutti gli indicatori in aumento rispetto al 2020. Meglio, pertanto, prendere a riferimento il 2019, quando l’epidemia non era scoppiata e nemmeno si immaginava cosa sarebbe successo solo tra qualche mese. 

Il report

Ebbene, il report indica un totale di 151.875 incidenti nel 2021, per un incremento del 28,4 per cento in confronto al 2020 e una riduzione dell’11,8 per cento sul 2010. I morti sono stati 2.875 (più 20 per cento sul 2020, meno 9,4 per cento sul 2019), mentre i feriti hanno ammontato a 204.728 (più 28,6 per cento sul 2020, meno 15,2 per cento sul 2019). A crescere rispetto al 2020 è pure il tasso di mortalità, passato dal 40,3 al 48,6 del 2021. Eppure, il dato rimane in calo se rapportato al 2019 quando le statistiche segnalavano un 52,6.

Cala l’indice di mortalità (dato dal rapporto tra i decessi e gli incidenti con lesioni a persone): la media nazionale è di 1,9, invariata dal 2010. Dunque, se da una parte la situazione migliora, dall’altra in 12 anni sono rimasti invariati i livelli dell’indice di mortalità, con un costo sociale pari a 14,6 miliardi di euro, ovvero lo 0,8 per cento del PIL italiano. Infine, i sinistri avvengono con una frequenza maggiore lungo le strade urbane (73,1 per cento), sebbene le velocità ridotte contribuiscano a contenere le vittime.