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Incentivi, l’appello: “Piano triennale ma non oltre”
Le associazioni di categoria Anfia, Motus-E, Ancma e Ania esortano a introdurre un nuovo piano di incentivi triennale, ma non oltre.
Affinché il sistema Italia non maturi un forte ritardo con la media dei Paesi industrializzati, occorre stabilire un piano di incentivi per le vetture elettriche e l’intera filiera della durata di tre anni. Ma al tempo stesso le istituzioni devono prodigarsi sul campo per ridurre la dipendenza della filiera dai piani di supporto. Che avranno dunque senso solo se mantenute nel breve-medio periodo, mentre, a lungo andare, rischiano di diventare insostenibili, e perciò controproducenti.
Lo hanno evidenziato Anfia, Motus-E, Ancma e Anie, nel corso di un webinar indetto per illustrare lo studio “E-mobility Industry survey – La transizione della filiera della mobilità e il ruolo delle politiche industriali, tra presente e futuro”, svolto dalle organizzazioni in collaborazione con l’Università di Ferrara. Dalla ricerca traspare che la transizione elettrica costituisce già realtà per parecchie aziende, ma il processo è meno rapido nel caso degli attori operanti nella componentistica, con particolare riferimento a quelli di piccole e medie dimensioni.
Formazione delle risorse umane e ricerca e sviluppo (R&S) rivestono un ruolo cruciale nel perseguimento degli obiettivi. Andrea Bianchi, segretario generale del ministero del Lavoro, ha sottolineato che sono al vaglio degli appositi strumenti di cassa integrazione per promuovere la mobilità della forza lavoro tra imprese e settori e l’uso della formazione.
In attesa di un segnale
In occasione dell’incontro, il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, ha dichiarato: “Bisogna dare un segnale che gli incentivi diminuiranno”. Anch’essa presente all’evento, la responsabile delle Relazioni istituzionali Anfia, ha esortato: “Dobbiamo spingere per una filiera della mobilità elettrica, ma anche occuparci dei 70.0000 lavoratori che potrebbero perdere il posto. È importante l’accompagnamento dei consumatori all’acquisto di queste vetture, ma bisogna progressivamente ridurre la dipendenza del mercato dagli incentivi”.
Secondo Omar Imberti, coordinatore del Gruppo E-Mobility Ania, “bisogna dire con chiarezza per quanti anni si intende utilizzare gli incentivi”. Dello stesso avviso Michele Moretti dell’Ancma: “gli aiuti dovranno cessare appena possibile”.
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