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Incentivi auto: tutto fermo, ma arriva un aiuto alle concessionarie
Per il 2022 non è stato ancora stabilito niente riguardo agli incentivi auto, mentre arriva un aiuto per le concessionarie.
Almeno per il momento, nulla si è concordato per quanto riguarda il rifinanziamento degli incentivi auto nel 2022. Nel mentre prende, però, forma un piano di supporto dei dealer. A stabilirlo un emendamento dell’esecutivo al disegno di legge depositato ieri, venerdì 17 dicembre 2021, in commissione alla Camera. Qualora trovasse approvazione, la misura istituirebbe “un fondo, con una dotazione di 150 milioni di euro per l’anno 2022, da destinare al sostegno degli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, gravemente colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19”.
I criteri per l’attribuzione degli incentivi auto ai concessionari verrebbero enunciati con un successo decreto del ministro per lo Sviluppo economico, in comunione con quelli dell’Economia, del Turismo e della Cultura, da porre in atto entro il 1° febbraio 2022. Il fatto che tale proposta provenga dall’esecutivo e riscuota il benestare della Ragioneria Generale dello Stato rende l’approvazione alquanto probabile.
Eendamenti accantonati
Invece, sul versante degli incentivi auto destinati alla popolazione non ci sono da registrare novità. Due specifici emendamenti risultano tuttora accantonati, segno che la sfida non è ancora da considerarsi perduta. La prima opzione, quella sui mezzi nuovi, prevede una ingente erogazione di fondi per il triennio 2022-2024 (con bonus a scalare negli anni). La formula sarebbe la medesima di quelli introdotti nel 2020 e confermati, mediante vari provvedimenti, pure nel 2021. Pertanto, si tradurrebbe nella ripartizione in tre fasce di emissioni di anidride carbonica (0-20, 21-60 e 61-135 g/km) con il vincolo della rottamazione per l’ultima fascia.
La seconda opzione prevede, invece, un rifinanziamento dei contributi attualmente vigenti per chi compra auto usate Euro 6 con rottamazione di una vecchia vettura fino a Euro 5, incrementando la quota dei singoli contributi. A ogni modo, le due opzioni rimangono fin qui delle semplici idee. Toccherà aspettare i prossimi giorni per scoprire quale sarà la decisione di governo, partiti e parlamento.
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