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Germania, fallisce il leggendario brand automotive

Dopo oltre 40 anni di attività, un celebre marchio tedesco presenta istanza di fallimento. Tra supercar artigianali e sogni elettrici, la fine di un’icona.
Un altro storico marchio dell’industria automobilistica tedesca è costretto a fermarsi. La crisi del settore e l’incapacità di adattarsi ai nuovi equilibri di mercato hanno portato una delle aziende più esclusive e artigianali del panorama europeo a presentare istanza di fallimento.
Un addio che pesa, perché riguarda non solo una casa automobilistica, ma una visione del design e della tecnica che ha fatto scuola tra gli anni ’80 e ’90. La decisione, formalizzata presso il tribunale distrettuale di Saarbrücken, mette la parola fine a oltre quarant’anni di attività.
Supercar rare, tra tradizione e innovazione
Il marchio è sempre stato sinonimo di esclusività e innovazione. I suoi modelli, costruiti a mano, si distinguevano per caratteristiche uniche: porte ad ali di gabbiano, specchietti periscopici, motori derivati da Mercedes-Benz e Porsche, e uno stile radicale e futurista.
Auto realizzate su misura, con un processo di vendita che prevedeva contatti diretti tra cliente e costruttore, e prezzi che già all’epoca oscillavano tra i 100.000 e i 400.000 euro, a seconda delle personalizzazioni richieste. Il numero di esemplari prodotti era ridottissimo, rendendo ogni veicolo un oggetto da collezione.
Il sogno elettrico e la collaborazione cinese
Negli ultimi anni, il marchio aveva tentato una rinascita elettrica, spostando parte dello sviluppo in Cina e avviando una collaborazione con investitori asiatici. Era nato così un nuovo modello ispirato ai progetti storici, ma alimentato da una motorizzazione a zero emissioni.
Nonostante le ambizioni e la volontà di attualizzare lo spirito originale, l’iniziativa non ha ottenuto il riscontro sperato. L’azienda è scivolata lentamente nell’irrilevanza commerciale, fino al definitivo tracollo economico che ha costretto alla richiesta di fallimento.
Isdera, fine di un sogno artigianale tedesco
A chiudere è Isdera AG, casa fondata nel 1982 da Eberhard Schulz, simbolo della creatività e del coraggio tecnico tedesco. Tra i suoi modelli più celebri, la Imperator 108i, ispirata alla Mercedes CW311, e la Commendatore 112i, supercar futuristica con motore V12 da 620 CV, di cui fu costruito un unico esemplare venduto all’asta per 1,2 milioni di euro.
L’ultimo tentativo di rilancio risale al 2016, con l’acquisizione da parte di Sinfonia Automotive AG e il lancio della Commendatore GT, sportiva elettrica mai realmente decollata. Anche se l’azienda chiude, la sua eredità artigianale vive nei pochi esemplari esistenti, vere e proprie opere d’arte meccanica ricercate dai collezionisti. Isdera rimarrà un simbolo del genio visionario tedesco, capace di osare dove pochi altri avevano il coraggio di spingersi.
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