FIA, eletto il nuovo presidente: Ben Sulayem succede a Jean Todt

Dopo 12 anni di ininterrotta gestione Todt, la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) ha eletto un nuovo presidente.

C’è un nuovo ‘sceriffo’ in città: Mohammed Ben Sulayem sarà a capo della FIA per i prossimi anni. Dopo la lunga era Todt (iniziata nel 2009), che resta in qualità di vice presidente onorario insieme ad Angelo Sticchi Damiani, siede sulla poltrona l’emiro e noto imprenditore del Dubai. Per ottenere la carica se la è dovuta vedere con Graham Stoker, avvocato inglese e braccio destro dell’ex direttore generale della Ferrari, battendolo con il 61.6% dei voti. 

Fra i punti chiave della sua candidatura ci sono un’opera di ringiovanimento della Federazione (a partire dal suo stesso staff); il bisogno di guidare promuovere il raggiungimento degli obiettivi già disposti per le power unit delle monoposto del 2026, con combustibile al 100% sostenibile; maggiore occhio di riguardo alla propulsione elettrica; eliminazione della MGU-H e riduzione dei costi.

“Sono molto onorato di essere stato eletto presidente della FIA al termine dell’Assemblea tenutasi a Parigi – le sue parole -. Ringrazio tutti per la stima e la fiducia avute, mi congratulo con Graham per la sua campagna ed esprimo la mia infinita gratitudine a Jean Todt per quello che ha realizzato negli ultimi 12 anni. Mi impegno a portare avanti l’importante lavoro e fare in modo che il motorsport e la mobilità facciano ulteriori passi avanti”.

Chi è Ben Sulayem

Mohammed Ben Sulayem, 60enne degli Emirati Arabi, ha significativi trascorsi nel mondo delle quattro ruote, sia nei panni di pilota, sia nelle vesti di dirigente: nel suo curriculum 14 titoli di campione FIA Middle East Rally, con 61 affermazioni in gare internazionali, e la carica di presidente dell’Emirates Motorsports Organization (EMSO) dal 2005 e di numero due del Consiglio Mondiale della FIA per il Medio Oriente. Determinante per l’inserimento del Gran Premio di Abu Dhabi in calendario, è il primo presidente non europeo al comando della FIA: decisivi i numerosi voti ricevuti da Medio Oriente, Africa e America Latina.