Ferrari Roma Spider: raffinata anche con la capote in tela

La Ferrari svela la preannunciata Roma Spider, la variante en-plein air dell’iconica coupé che segna il ritorno della capote in tela.

La Ferrari tira su il velo alla Roma Spider, la versione scoperta della celebre coupé di Maranello, che ora garantisce pure il piacere di guida en-plein air. Sotto il cofano la spinge il rombante V8 biturbo da 3.9 litri, capace di sviluppare una potenza di 620 CV e 760 Nm di coppia motrice massima.

L’otto cilindri è uno dei capisaldi assoluti dell’offerta commerciale del Cavallino Rampante. Nominato per quattro anni consecutivi miglior motore dell’anno, permette, in tale occasione, di coprire lo 0-100 in appena 3,4 secondi e una velocità massima superiore ai 320 km/h. Insomma, le performance sono quelle di sempre, anche perché, rispetto alla proposta “canonica”, l’aumento di peso è stato limitato a 84 kg, dettato perlopiù dai meccanismi della capote e del deflettore. Ciò si è reso possibile mantenendo lo stesso telaio, con l’aggiunta di alcuni spunti già introdotti sulla Portofino M nella zona posteriore.

Grazie al sofisticato Variable Boost Management, i giri del motore vengono regolati a seconda del cambio impostato. Così facendo, la Ferrari Roma Spider massimizza le sue performance, con un occhio di riguardo pure ai consumi. Per quanto riguarda la capote, essa è in tela, ripiegabile in 13,5 secondi, fino a una velocità di 60 km/h.

Look e interni

In merito al look c’è poco da segnalare, poiché rimane quasi identico, ad eccezione del tettuccio. Il Centro Stile di Flavio Manzoni ha apportato giusto dei correttivi, fedeli all’identità originale e alla storia della Casa. Alla pari della vettura da cui trae origine, rivisita in chiave moderna lo stile italiano in voga negli anni Cinquanta e Sessanta.

Gli interni 2+2 presentano il quadro strumenti, il display da 8,4 pollici adibito all’infotainment e, previo pagamento di un extra, uno schermo dedicato al passeggero.