News
Ferrari, grande vittoria legale: si riprende il marchio Testarossa

La Corte dell’Unione Europea restituisce a Maranello i diritti sul marchio Testarossa. Una sentenza storica che cambia le regole sul valore dei brand nel tempo.
La Ferrari ha finalmente riconquistato i diritti sul celebre marchio “Testarossa”, chiudendo un contenzioso legale durato quasi dieci anni. La sentenza è stata emessa dalla Corte Generale dell’Unione Europea (EUGC) di Lussemburgo e rappresenta molto più di una semplice rivincita per la casa di Maranello: si tratta di un vero e proprio punto di svolta nel diritto della proprietà intellettuale applicata ai marchi storici.
Il pronunciamento non solo restituisce a Ferrari il possesso esclusivo di un nome simbolo degli anni ’80 e ’90, ma apre nuove strade interpretative sul concetto di “uso effettivo” dei brand, anche al di fuori della produzione attiva.
Dal 2017 alla rivincita: una lunga battaglia legale
Tutto ha avuto inizio nel 2017, quando la Ferrari perse i diritti sul nome Testarossa a seguito di un ricorso presentato da una società di giocattoli tedesca. Secondo l’accusa, il marchio era stato abbandonato tra il 2010 e il 2015, non rispettando il requisito legale dell’uso continuativo di almeno cinque anni. L’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) accolse questa tesi, facendo decadere il marchio. Ma oggi la Corte UE ha ribaltato tutto, riconoscendo che Ferrari ha continuato a mantenere vivo il nome Testarossa in forme diverse, legittimandone così la protezione legale.
Come Ferrari ha dimostrato l’uso effettivo del marchio
A convincere i giudici è stato un insieme di elementi concreti: Ferrari ha continuato a usare il nome Testarossa attraverso attività come la vendita di ricambi originali, il rilascio di certificati di autenticità, la compravendita di auto usate tramite i concessionari ufficiali e il merchandising su licenza. In particolare, è emerso come il brand abbia mantenuto un legame diretto con il mercato attraverso prodotti ufficiali con l’indicazione “su licenza Ferrari”, confermando la natura esclusiva del marchio. Secondo la Corte, anche la rivendita tramite distributori autorizzati è sufficiente a garantire la continuità nell’uso, tutelando così l’identità del marchio nel tempo.

Un precedente per tutti i marchi storici
Questa sentenza assume un significato ben più ampio per l’intero settore automotive e non solo. Il verdetto afferma che la valorizzazione del brand può proseguire anche dopo la fine della produzione attiva di un modello, aprendo la porta a un’interpretazione più moderna della tutela dei marchi. Il valore di un nome come Testarossa, dunque, non si esaurisce nell’atto di fabbricare un’auto, ma si estende alla capacità di generare valore economico attraverso servizi, accessori, collezionismo e licenze. In un’epoca in cui la memoria storica è un asset, questa vittoria legale segna un passaggio epocale.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM
