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Euro NCAP: al vaglio i sistemi ADAS in autostrada
I sistemi ADAS in autostrada sono stati messi per la prima volta sottoposti ad accurati test da parte dell’organismo Euro NCAP.
C’è una prima volta per tutto. Alla luce dei considerevoli sviluppi sul fronte della tecnologia, Euro NCAP, il programma europeo di valutazione delle nuove auto, ha eseguito i primi test ai sistemi ADAS, ovverosia ausiliari alla guida, adottabili lungo le tratte autostradali.
L’eloquente nome, Highway Assist, dice già abbastanza a proposito del campo di pertinenza. Mediante tale soluzione chi siede al volante è agevolato nel mantenere una velocità costante, una distanza di sicurezza corretta e il mezzo al centro della corsia, ponendo in relazione l’Adaptive Cruise Control (ACC) al Lane Centering, il sistema di mantenimento della carreggiata. La sinergia di ciascun elemento, che lavora in contemporanea, è essenziale per abbattere drasticamente la probabilità di causare o finire coinvolti in incidenti stradali.
Secondo i dati raccolti da Euro NCAP in questa prima sessione di test agli Highway Assist, ha conquistato consensi soprattutto la BMW iX3, il cui equipaggiamento è stato classificato “Molto buono”. Di un gradino sotto la Cupra Formentor e la Ford Mustang Mach-E con “Buono”; seguono Hyundai Ioniq 5 e Polestar 2 con “Medio”, mentre Opel Mokka-e e Toyota Yaris non vanno oltre la sufficienza.
Soglia dell’attenzione da mantenere alta
L’organismo, numero uno a livello europeo in termini di sicurezza automobilistica, ha posto sotto la lente d’ingrandimento la validità delle tecnologie di assistenza alla guida, in rapporto alla loro efficacia nel mantenere alta l’attenzione del conducente. Gli incidenti in cui il controllo del mezzo era unicamente affidato al cervello elettronico hanno, purtroppo, smesso di essere rari.
“L’equilibrio tra assistenza e impegno è cruciale – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia -. Oggi le auto non sono ancora in grado di procedere con una guida automatizzata. Alcune notizie provenienti dagli USA hanno evidenziato criticità serie quando il conducente ritiene che i sistemi di assistenza alla guida siano di livello autonomo. Siamo molto soddisfatti che i costruttori hanno chiarito il reale livello di assistenza offerti da questi sistemi”.
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