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Elon Musk dice basta: il CEO di Telsa abbandona Trump

Parziale addio al ruolo politico nel governo Trump per occuparsi di Tesla. Tuttavia, analisti e investitori temono che il marchio sia ormai compromesso.
Elon Musk ha annunciato che ridurrà il suo impegno come responsabile del Ministero dell’Efficienza Governativa (DOGE), istituito sotto l’amministrazione Trump, per concentrarsi nuovamente su Tesla. Il miliardario ha spiegato che la maggior parte del lavoro istituzionale è ormai conclusa e che seguirà il progetto solo “uno o due giorni a settimana“, fintanto che il presidente lo desidererà. Si tratta dunque di un passo indietro parziale, ma che ha già suscitato le reazioni degli investitori.
Musk torna in Tesla, ma il brand è a rischio
Dopo il crollo del 71% degli utili netti registrato nell’ultima trimestrale, Musk sembra aver colto il messaggio dei mercati: Tesla ha bisogno della sua attenzione. Le azioni della casa automobilistica hanno registrato un rialzo dell’8% a Wall Street, ma il recupero è solo apparente. I danni all’immagine del marchio, secondo gli analisti, potrebbero essere profondi e duraturi.
Il calo delle vendite e il peso della politica
Secondo la società Wedbush, l’ingresso di Musk in politica e la vicinanza a Trump avrebbero causato una perdita di circa il 10% della domanda di veicoli Tesla in Europa e negli Stati Uniti. In Cina, inoltre, la competizione con BYD e altri produttori locali sta erodendo ulteriormente le quote di mercato del marchio. Molti consumatori hanno abbandonato Tesla non per motivi tecnici, ma per una crescente antipatia nei confronti del suo CEO, percepito come troppo politicizzato.
A peggiorare la situazione, anche gli atti vandalici contro alcuni showroom Tesla in Europa, interpretati come manifestazioni di protesta contro il posizionamento ideologico dell’azienda. La perdita di valore complessiva delle azioni ha superato i 500 miliardi di dollari rispetto ai massimi storici di dicembre, e diversi esperti di branding sostengono che il legame tra Musk e il marchio abbia ormai effetti negativi strutturali.

Un rilancio difficile, tra tariffe e nuove sfide
Nonostante le criticità, Tesla conferma il lancio di un modello economico per l’inizio del 2025, che potrebbe rappresentare la chiave per riconquistare un pubblico più ampio. Tuttavia, la produzione potrebbe subire ritardi a causa delle incertezze legate alle politiche commerciali globali e all’eventuale introduzione di nuovi dazi.
In questo scenario, Musk continua a spingere per una riduzione delle tariffe imposte da Trump, anche se la decisione finale spetta al presidente. Nel frattempo, Tesla deve fronteggiare l’impatto negativo delle tensioni politiche sul piano della domanda, come ammesso anche dal responsabile finanziario Vaibhav Taneja.
Come ha affermato Gabor Schreier, direttore creativo di Saffron Brand Consultants, “fino a quando il marchio non si distanzierà dal bagaglio politico che ha accumulato, il rinnovato impegno di Musk potrebbe risultare irrilevante”.
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