Ecoincentivi 2022: bonus per le colonnine private ancora fermo

Il bonus per le colonnine di ricarica delle auto elettriche non è ancora possibile richiederlo per lo stand-by degli incentivi auto.

Giusto pochi giorni fa è stato dato il via alla piattaforma, attiva dallo scorso 2 novembre, per fare domanda dei rivisti ecoincentivi auto usufruibile nell’acquisto di vetture ibride plug-in ed elettriche. Tuttavia, non vi è ancora traccia della messa in atto dei contributi indirizzati alle colonnine di ricarica. 

Complice pure il rapido passaggio di testimone avvenuto in quel di Palazzo Chigi, il governo Draghi non ha avuto modo di lanciare una seconda piattaforma, dopo quella incentrata sui bonus per i mezzi green, allo scopo di consentire di inviare l’istanza per l’ottenimento dei contributi all’installazione dei punti di ricarica nei condomini e nelle abitazioni private. Pertanto, il tutto rimane in stand-by, e lo stesso vale in merito ai fondi per l’estensione delle infrastrutture di ricarica pubbliche stabiliti dal Pnrr, provvisoriamente bloccati.

Nodi tecnici da sciogliere

Rispetto al contributo per wallbox private e colonnine condominiali, i cui costi vengono coperti nella misura dell’80 per cento dei costi con un tetto massimo di 1.500 euro per singolo richiedente e di 8 mila euro per condominio, la mancata concessione dipende da una questione tecnica. Nella fattispecie, mancano i dettagli operativi (il contributo finisce direttamente al consumatore o al fornitore dell’impianto che riconoscerà lo sconto?), e il portale che permette di prenotare ed erogare le risorse messe sul piatto. 

Inoltre, resta da definire la normativa per la corresponsione delle risorse economiche sancite dal Pnrr, avente il fine di ampliare il network infrastrutturale di ricarica elettrica lungo la penisola italiana. In tal caso occorre un decreto, che si spera possa presto arrivare da parte del nuovo esecutivo, per stabilire nel concreto i fondi stanziati. Si parla di 740 milioni di euro (la cui prima tranche deve essere impiegata entro fine giugno 2023), diretti alla costruzione di più di 21 mila colonnine distribuite tra aree cittadine e strade extraurbane.