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Codice della Strada: il MIT fa chiarezza sull’uso della cannabis
Come sempre accade, all’entrata in vigore di nuove norme si ingenera una confusione di informazioni. Chiariamo uno dei punti più controversi.
A soli due giorni dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, i primi bilanci diffusi dai Ministeri dei Trasporti e dell’Interno evidenziano una raffica di sanzioni e controlli straordinari su tutto il territorio nazionale. Tra il 13 e il 15 dicembre, le pattuglie della Polizia Stradale e dell’Arma dei Carabinieri sono state impegnate in 19.154 controlli su strade e autostrade, rilevando 4.744 violazioni delle nuove regole. In particolare, 14 automobilisti sono stati fermati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mentre le patenti ritirate sono state 331 e i punti decurtati dai documenti di guida ammontano a ben 8.136.
Parallelamente, sono stati registrati 626 incidenti stradali, un numero che conferma l’urgenza di implementare misure più severe per garantire la sicurezza sulle strade. Le principali infrazioni hanno riguardato il superamento dei limiti di velocità (431 multe), il mancato uso delle cinture di sicurezza (365) e l’uso scorretto del cellulare alla guida (117). Inoltre, 224 carte di circolazione sono state ritirate, sottolineando la fermezza delle forze dell’ordine nell’applicare le nuove disposizioni.
Guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti: controlli serrati
Uno degli aspetti centrali del nuovo Codice riguarda il contrasto alla guida in stato di alterazione. Nelle prime 48 ore, su 4.599 conducenti sottoposti a controllo tramite etilometri e precursori, 170 sono stati multati per guida in stato di ebbrezza alcolica, mentre 14 automobilisti sono stati sanzionati per aver assunto sostanze stupefacenti. Tuttavia, fonti del Ministero dei Trasporti hanno voluto chiarire un punto particolarmente discusso: non ci saranno sanzioni automatiche per i conducenti positivi a sostanze cannabinoidi derivanti da terapie mediche.
In arrivo una circolare ministeriale che fornirà indicazioni più precise, ribadendo che ogni situazione sarà valutata caso per caso. Nessun divieto assoluto, dunque, per i pazienti in trattamento con cannabinoidi, che dovranno continuare a seguire le indicazioni dei medici curanti e dei prontuari terapeutici. La differenza fondamentale rispetto al passato, come sottolineato dal Ministero, è l’introduzione di strumenti di controllo indipendenti in grado di rilevare con precisione lo stato di alterazione dei conducenti, fornendo così un quadro più chiaro e oggettivo della situazione.
Ministero dei Trasporti: stop alle fake news e nuove linee guida
Il Ministero dei Trasporti ha approfittato del bilancio iniziale per smentire le fake news circolate negli ultimi giorni, chiarendo alcuni punti chiave. Non sono stati modificati i limiti per l’assunzione di alcol alla guida, contrariamente a quanto sostenuto da alcune fonti non ufficiali. Inoltre, i pazienti che assumono cannabinoidi per ragioni terapeutiche non sono automaticamente esclusi dalla guida: spetterà ai medici e alle autorità competenti valutare lo stato di salute del conducente e l’idoneità alla guida.
Il Ministero sottolinea come l’implementazione delle nuove norme rappresenti un passo avanti per la sicurezza stradale, ma richieda una corretta informazione per evitare malintesi. La riforma introduce strumenti innovativi e un rafforzamento delle attività di controllo, puntando a ridurre drasticamente gli incidenti causati da disattenzioni, eccesso di velocità e alterazioni psicofisiche. Nelle prossime settimane, l’efficacia delle nuove misure sarà oggetto di ulteriore monitoraggio, con l’obiettivo di rendere le strade italiane più sicure e responsabili.
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