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Carburanti, con la Pasqua tornano i rincari: come difendersi
Arrivano le feste e, come da tradizione, aumenta il prezzo dei carburanti. Per fortuna che ci si può difendere, con alcune accortezze.
Con le festività pasquali (a cui seguiranno quelle del 25 aprile e del 1° maggio), tanti italiani si metteranno in viaggio nelle prossime settimane. E, al solito, anche il prezzo dei carburanti sale, in relazione al consueto meccanismo di domanda e offerta. L’Opec, il principale cartello dei Paesi produttori di petrolio (esteso anche alla Russia) ha optato per un taglio di 1.649 barili, in via ufficiale allo scopo di mantenere il prezzo stabile. In realtà, ciò consentirà di accelerare la ripresa delle tariffe, andando a ripercuotersi direttamente sulle tasche dei conducenti. La nostra penisola non ne sarà esente, ma il contraccolpo è possibile quantomeno attutirlo, applicando delle buone accortezze. I consigli rimangono i soliti, adottati dai più attenti alle uscite di cassa.
Ad esempio, sarebbe bene mettersi in marcia con il serbatoio pieno e pianificare le fermate. Grazie alle moderne app, facilmente scaricabili su smartphone, è possibile sempre conoscere il punto di rifornimento migliore, in termini di convenienza economica. Il costo da sostenere cambia, infatti, da punto a punto, da distributore a distributore. Sebbene in alcune zone si arrivi a 2 euro, o addirittura 2,5 euro, Staffetta Quotidiana registra un valore medio di 1,872 euro. Ad abbassarla, in misura significativa, ci pensano i distributori no logo, che consentono di mettere a segno dei risparmi mica male, con una spesa di 1,863 euro al litro.
L’esposizione del prezzo regionale sarà obbligatoria a partire dal 1° agosto
Per quanto riguarda l’esposizione del prezzo regionale dei carburanti tocca aspettare il prossimo 1° agosto. Allora entrerà in vigore il decreto Trasparenza, emanato dal Governo Meloni in risposta a eventuali manovre speculative. Fin lì occorrerà regolarsi in un differente modo: alla luce delle numerose risorse disponibili non abbiamo, comunque, nulla di cui lamentarci.
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