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BMW iX1: la prima versione elettrica del suv sotto esame
La Casa dell’Elica punta sull’elettrico, anche per il suo sport utility di maggior successo: i punti di forza e di debolezza della BMW iX1.
Lanciata per la prima volta nel 2009, la BMW X1 costituisce la best seller della gamma del Costruttore bavarese da sette anni e con la iX1 amplia gli orizzonti. In Italia è il principale motore delle vendite, tanto che ogni quattro esemplari vendute dell’Elica uno è del suv compatto, giunto ora alla terza generazione.
Dal punto di vista estetico, bisogna segnalare ben poco, con una lunghezza che dai precedenti 445 sale a 450 cm. Semmai i progettisti si sono focalizzati sugli interni, con tecnologie di recente introduzione. Inoltre, la natura hi-tech interessa da vicino la meccanica, le motorizzazioni nello specifico: oltre alle proposte endotermiche, il listino annovera pure quattro varianti mild hybrid e due plug-in. E, ciliegina sulla torta, approda nelle concessionarie la versione 100 per cento elettrica, la iX1 appunto.
Esterni, interni, motore e autonomia
Dalle proposte a benzina e diesel la bev si discosta il minimo possibile sul fronte del look. Nemmeno la dotazione dell’abitacolo presenta delle rilevanti differenze, con il cruscotto digitale da 10,3 pollici e il monitor da 10,7 pollici mantenuti invariati. D’altronde, avrebbe avuto poco senso apportare delle modifiche radicali: i sistemi funzionano bene, rispondendo in maniera eccelsa ai bisogni degli occupanti. Il vano bagagli da 490 litri non fa gridare al miracolo, ma non delude neppure: una discreta via di mezzo.
Per quanto riguarda l’accumulatore, le modalità di ricarica consentite sono due: quella fino a 11 kW in corrente alternata o a 130 kW in continua. I tempi di ricarica, manco a dirlo, divergono, alla pari di qualsiasi altro mezzo a zero emissioni in commercio. La coppia di motori implementata genera una potenza complessiva di 313 cavalli, per uno scatto da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi. Con un “pieno”, e una guida ottimale, la BMW X1 full electric dovrebbe raggiungere i 400 km, contro i 440 dichiarati dal Costruttore.
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