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Biocarburanti, Ue: “nessuna trattativa in corso”
Il portavoce della Commissione europea per l’Energia smentisce l’avvio di negoziati sui biocarburanti per il post 2035.
I biocarburanti non rientrano nei piani dell’Ue per il post 2035. La commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, è contraria alla deroga, dopo quella concessa per gli e-Fuel. Una brutta notizia per il Governo italiano, che, a più riprese, ne ha esortato l’accettazione. Tuttavia, la strada è in salita. Lo si capisce dalle parole Tim McPhie, portavoce della stessa unità chiamata a esprimersi in materia.
Interpellato da RaiNews24, McPhie ha negato con fare perentorio le voci su eventuali trattative in corso. Perché, sì, “i biocarburanti sono un argomento che viene trattato” in ottica dei piani Ue, ma ci si ferma qui, senza davvero valutarne l’estensione alle quattro ruote. La commissaria ha avviato dei dialoghi “in generale, dicendo che i biocarburanti fanno parte di diverse parti di legislazione europee”.
A detta del portavoce della Commissione europea, la massima responsabile “non ha detto in modo specifico che i biocarburanti avranno un ruolo nella futura attuazione” del protocollo al vaglio delle autorità inerente ai motori a combustione interna.
“I biocarburanti sono un argomento che viene trattato ogni volta che si parla di nuove normative – ha proseguito McPhie -. I biocarburanti sono necessari, noi sosteniamo le iniziative a riguardo. La mia responsabilità è quella di sostenere i produttori di biocarburanti”. Ciò vale, tuttavia, per altri mezzi di trasporto, ossia gli aerei, e i riscaldamenti degli edifici. In merito alle auto, non vi è, invece, interesse.
Il commento di Pichetto
Soltanto lo scorso sabato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, aveva commentato: “La commissaria Simson ha confermato ciò che il governo ha spiegato in questi giorni. La trattativa sui biocarburanti è aperta, e c’è da parte dell’Europa la disponibilità a discutere sulla base del principio della neutralità tecnologica. I motori endotermici non andranno in pensione nel 2035, e l’Italia sarà in prima fila sia sul fronte dei biocarburanti, dove siamo già avanti, sia degli e-Fuel, con i forti investimenti messi in campo sull’idrogeno. Naturalmente l’elettrico sarà una tecnologia importante per l’automotive del futuro. Ma non l’unica”.
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