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Benzinai: sciopero confermato dal 24 al 26 gennaio

Per il caro carburanti ma soprattutto per le sanzioni annesse nell’esposizione del prezzo medio, lo sciopero dei benzinai viene confermato.
Ennesima fumata nera e sciopero dei benzinai quindi confermato. Il vertice tra i rappresentanti del governo e le associazioni per i gestori delle stazioni di rifornimento (Faib, Figisc e Fegica) non ha fornito gli effetti sperati del così chiamato decreto trasparenza e, quindi, il problema non è stato risolto.
Ebbene, gli impianti di rifornimento rimarranno chiusi tra il giorno 24 e il giorno 26 gennaio (ma si passa dalle 60 ore iniziali alle 48 ore in seguito a un apposita urgente richiesta della Commissione di Garanzia che non è stata possibile da rifiutare). La conferma della chiusura è arrivata dunque al termine dell’ennesimo tavolo d’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le associazioni lo hanno definito “deludente”.
Niente revoca dello sciopero
Il presidente della Figisc, Bruno Bearzi parla così come riportato da quattroruote.it sullo sciopero dei benzinai: “Sono profondamente deluso, ci aspettavamo ben altro. C’è stato uno sforzo per ridurre le sanzion,i ma rimane l’obbligo del cartello, così il messaggio che rimane è che siamo una categoria da tenere sotto controllo perché speculiamo”. In sintesi, “non ci sono le condizioni per revocare lo sciopero”.
Altre parole giungono da Giuseppe Sperduto della Faib che afferma il “disappunto” delle associazioni per il finale del faccia a faccia. Bearzi conclude con queste parole: “lo sciopero è confermato, ma fino all’ultimo momento siamo disponibili a vedere se troviamo margini di manovra“.
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