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Batterie cinesi per Stellantis: la chiave per elettriche low-cost

Potrebbe adottare batterie LFP di BYD per le sue elettriche più economiche. La nuova strategia mira a ridurre i costi e anticipare Volkswagen e Renault.
Stellantis punta sempre più sull’indipendenza nella produzione di batterie, grazie alla sua joint venture ACC (Automotive Cells Company), di cui detiene il 33% insieme a TotalEnergies e Mercedes. Tuttavia, la produzione interna è ancora limitata e per soddisfare la domanda di alcuni modelli elettrici il gruppo continua a rivolgersi a fornitori esterni.
Tra questi c’è BYD, leader nel settore delle batterie, che già fornisce accumulatori con chimica tradizionale a Stellantis. Secondo le ultime indiscrezioni, la collaborazione tra i due gruppi potrebbe espandersi, includendo anche le batterie LFP (litio, ferro, fosfato), una tecnologia che BYD ha affinato e che offre un eccellente compromesso tra costo e prestazioni.
Batterie BYD per le elettriche Stellantis?
La notizia arriva dal media francese L’Argus, secondo cui Stellantis potrebbe adottare le batterie LFP di BYD per le sue vetture più economiche, costruite sulla piattaforma Smart Car. I modelli interessati sarebbero la Citroën e-C3, la e-C3 Aircross, la Opel Frontera e la Fiat Grande Panda.
Queste vetture già oggi montano batterie LFP, fornite da Svolt, con capacità di 44 kWh e un’autonomia superiore ai 300 km. Tuttavia, Stellantis potrebbe decidere di ampliare l’offerta, introducendo versioni più economiche con accumulatori da 30-35 kWh, in grado di abbassare ulteriormente i prezzi e rendere l’elettrico più accessibile.
BYD è un riferimento nel settore: anche Tesla utilizza batterie LFP dell’azienda cinese per i suoi modelli d’ingresso, come la Model 3 e la Model Y. Se l’accordo con Stellantis si concretizzasse, il gruppo italo-francese potrebbe beneficiare di una fornitura affidabile e conveniente, riducendo il costo di produzione delle sue city car elettriche.

Auto elettriche a meno di 20.000 euro: Stellantis anticipa la concorrenza
Uno degli obiettivi principali di Stellantis è offrire vetture elettriche a prezzi competitivi. A fine 2023, Citroën ha annunciato l’arrivo di una e-C3 con batteria LFP da 200 km di autonomia e un prezzo di 19.900 euro. Oggi si ipotizza che questo modello potrebbe montare proprio una batteria BYD.
La strategia consentirebbe a Stellantis di anticipare i rivali: Volkswagen e Renault stanno lavorando su due city car elettriche economiche, rispettivamente la ID.1 e la Twingo elettrica, ma il loro debutto è previsto solo nel 2027 e 2026.
Con l’adozione delle batterie LFP BYD, Stellantis potrebbe consolidare la sua posizione nel mercato delle elettriche economiche, offrendo modelli competitivi prima della concorrenza e ampliando l’accessibilità alla mobilità elettrica.
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